Al via lavori di manutenzione dello stadio Braglia

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Interventi per quasi 200 mila su impianti elettrici e illuminazione. Dopo l’estate altre attività straordinarie per oltre un milione di euro

MODENA – Allo stadio Braglia di Modena si svolgeranno tra luglio e agosto lavori di manutenzione straordinaria su impianti elettrici e rilevazione incendi, in vista del prossimo campionato di calcio.

Il progetto esecutivo dell’accordo quadro è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi, per un valore di circa 193 mila euro. L’intervento è stato affidato all’impresa Borsari Luciano srl di Modena e prevede l’adeguamento di impianti elettrici, la verifica delle attrezzature della sala Gos, l’implementazione e la riqualificazione degli impianti di sicurezza antincendio. Si tratta di opere legate al percorso per il rinnovo del Certificato prevenzione incendi.

Dopo l’estate, come previsto nell’ambito del percorso per l’affidamento della gestione dell’impianto sportivo al Modena calcio, il Comune – annuncia l’assessora allo Sport Grazia Baracchi – ha in programma “altri lavori di manutenzione straordinaria, sempre legati alla sicurezza dello stadio, per oltre un milione di euro con la realizzazione della nuova cabina di trasformazione maggiormente rispondente alle necessità attuali dell’impianto in termini di fornitura elettrica dalla rete, la manutenzione dei portoni e il collaudo statico, oltre alle altre opere che potranno essere concordate con il gestore”.

Sulla base della nuova concessione affidata al Modena per sei anni, rinnovabili per altri sei, infatti, alla società sportiva, oltre al pagamento del canone, spetta la manutenzione ordinaria di tutte le strutture (a eccezione degli interventi sugli impianti tecnologici in carico a Hse – Hera servizi energia nell’ambito del contratto di gestione degli impianti comunali) e la manutenzione straordinaria dei terreni di gioco e dell’immobile ex Csi. Mentre rimangono di competenza del Comune i costi delle utenze (è previsto un rimborso forfettario di 150 mila euro all’anno), i costi relativi al rinnovo del Certificato prevenzione incendi e le manutenzioni straordinarie dell’impianto, con priorità per le azioni di miglioramento della sicurezza e dell’integrità della struttura.