Primo appuntamento dedicato al rapporto tra “Scienza e guerra” con il professor Marco Taddia, sabato 16 gennaio, ore 17 nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana
CESENA – Ai nastri di partenza l’edizione 2016 di “Viaggio nel 900: il secolo breve”, ciclo di incontri promosso dall’Associazione Amici della Biblioteca Malatestiana per approfondire la storia culturale del secolo scorso. Si comincia sabato 16 gennaio, alle ore 17, nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, con la conferenza del professor Marco Taddia, docente di chimica analitica all’Università di Bologna, che parlerà di “Scienza e Guerra. Il peso della Chimica nel Primo Conflitto Mondiale”.
La scienza e la tecnologia possono migliorare la vita degli esseri umani ma in talune occasioni possono rovinarla o distruggerla. La Grande Guerra, in cui la scienza è intervenuta in modo massiccio, è stata definita la “guerra dei chimici”: a partire dai gas asfissianti e dagli esplosivi, le competenze chimiche sono state ampiamente sfruttate dai belligeranti con conseguenze terrificanti. Ma l’impegno dei chimici non si è limitato a questi settori e va ricordato che a partire da quello agricolo, continuando con quello dei carburanti, per finire con la ricerca di materie prime sostitutive, non mancarono, anche in Italia, le occasioni in cui misurarsi scientificamente con il nemico. Può essere utile anche capire come reagì la comunità chimica italiana e come tanti si convertirono dal neutralismo all’interventismo.
Marco Taddia insegna chimica analitica all’Università di Bologna e coltiva da tempo l’interesse per la storia della scienza. E’ attuale Presidente del Gruppo Nazionale di Fondamenti e Storia della Chimica. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi di carattere storico e divulgativo. Ha tenuto conferenze e comunicazioni scientifiche in Italia e all’estero. Fa parte del Comitato di Redazione della rivista “La Chimica e l’Industria”, organo ufficiale della Società Chimica Italiana, e collabora regolarmente al giornale web di divulgazione scientifica del Gruppo 2003.
L’ingresso è libero.