Promosso da Acli provinciale Rimini e Coordinamento donne Acli Rimini coinvolgerà dal 14 giugno l’Alta Valmarecchia insieme ad enti locali e associazioni
RIMINI – Laboratori di fumetto, cinema d’animazione, arte, musica e teatro per i ragazzi, incontri con i giovani, concerti e rassegne di cortometraggi per diffondere il tema delle pari opportunità e favorire una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione. Sono gli ingredienti del progetto “Im-Pari. Per una educazione del rispetto della parità di genere”, promosso dal Acli e Coordinamento donne Acli provinciale di Rimini e risultato fra i vincitori del bando lanciato dalla Regione Emilia-Romagna Assessorato alle Pari Opportunità, rivolto alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni ed alla violenza di genere (annualità 2019). Un bando pensato dalla Regione espressamente per le zone delle comunità montane e che coinvolge infatti il territorio dell’Alta Valmarecchia, enti locali e associazioni.
Le azioni partiranno il 14 giugno con la rassegna “Donne Anima…te”: tre serate di proiezioni aperte a tutti e incontri informativi nelle piazze di San Leo, Villa Verucchio e Novafeltria.
Con “Donne Anima…te” si esplorerà come la comunicazione per immagini, il cinema d’animazione, in Italia e all’estero, rappresentano le tematiche al femminile e la violenza di genere. Primo appuntamento venerdì a San Leo, in piazza Dante alle 20.45. Sabato 15 alla stessa ora proiezioni in piazza Europa a Villa Verucchio, per arrivare la sera di domenica 16 in piazza Roma a Novafeltria. Durante le serate sarà allestito un punto informativo nelle tre piazze, mentre un momento conviviale sarà realizzato a cura della Fondazione Valmarecchia.
Durante l’estate inizieranno inoltre i primi laboratori di fumetto dedicati ai bambini che frequentano i centri estivi “Rastelli” di Villa Verucchio e il centro “Tana Libera Tutti” di Novafeltria.
Im-Pari vuole innescare un meccanismo di sensibilizzazione, comunicazione, dialogo e confronto che possa costituire una buona pratica da esportare anche in altri luoghi e comunità del territorio regionale. Il progetto si pone vari obiettivi: da un lato formare giovani e giovanissimi affinché possano divenire cittadini responsabili, dall’altro quello di sensibilizzare tutta la cittadinanza a temi oggi sempre più sensibili.
Prevede un percorso in tre fasi:
• Informazione
Sono previsti incontri e conversazioni con i giovani, con testimonianze dirette di chi opera in prima linea con le situazioni di violenza e il linguaggio dell’arte come canale comunicativo privilegiato, grazie alla collaborazione con artisti dello spettacolo, delle arti visive, del fumetto e cinema d’animazione, delle arti sceniche contemporanee.
Negli incontri porteranno la propria testimonianza diretta i partner di “Im-Pari” che operano quotidianamente in prima linea gestendo situazioni di violenza di genere, come le associazioni Rompi il Silenzio e Dire Uomo, insieme a realtà che lavorano nei settori dell’arte e della cultura. Obiettivo, informare sulle differenti tipologie di violenza (fisica, psicologica, economica…) e raccontare esempi positivi di chi combatte contro la discriminazione di genere.
• Formazione
Con i ragazzi non basta parlare: occorre fare in modo che attraverso un’attività operativa possano elaborare le informazioni fornite dagli incontri informativi, trasformandole in prodotti concreti che portino la loro firma. I ragazzi potranno diventare così comunicatori dei contenuti del progetto anche nei riguardi dei destinatari indiretti (amici, famiglie…) moltiplicando le persone che entreranno a contatto con l’esperienza e i suoi contenuti.
Preceduti da incontri informativi, il progetto prevede laboratori creativi e attività dedicate ai più giovani, che saranno coinvolti in laboratori di cinema d’animazione, fumetto, attività motorie, scrittura creativa, poesia e songwriting guidati da un pool di professionisti. Il focus sarà naturalmente il rispetto, la parità di genere e la lotta alla violenza contro le donne, che diverranno il filo conduttore dei cortometraggi animati, dei video, dei fumetti e degli altri elaborati che saranno realizzati dagli studenti. Tutta l’esperienza confluirà in un docufilm e i prodotti finali dei vari percorsi creativi saranno raccolti online.
• Comunicazione
Tutti i prodotti realizzati dai ragazzi nei laboratori diverranno strumenti innovativi per trasmettere il messaggio, con forme di comunicazione vicine e di largo utilizzo da parte dei più giovani, utilizzando internet come forma privilegiata.
La serata “Lady Day”
Pensata per informare e sensibilizzare un pubblico di giovani e adulti, accanto alla rassegna cinematografica “Donne Anima…te” in partenza nei prossimi giorni, è la serata-spettacolo “Lady Day”. Omaggio all’omonima canzone di Lou Reed, sarà un doppio momento di riflessione e confronto sulle condizioni attuali del mondo femminile, che coinvolgerà un folto gruppo di artiste. In programma dopo l’estate, prevede un incontro con giovani e studenti, seguito alla sera dallo spettacolo con musica, recital, letture, testimonianze e racconti.
Le dichiarazioni
Spiega Annamaria Semprini, responsabile del Coordinamento donne Acli provinciale Rimini: “Oggi è fondamentale favorire il rispetto di una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione, promuovere il tema della parità uomo-donna e le pari opportunità, prevenire e contrastare i fenomeni di emarginazione sociale, di discriminazione e violenza sulle donne. Intendiamo sensibilizzare un pubblico più vasto su questi temi, oltre che puntare i riflettori sulle donne e sulle loro storie che troppe volte sono state ignorate. Il progetto è pensato per promuovere il rispetto reciproco ed educare alla parità e al rispetto delle differenze, riconoscendo tutti quegli stereotipi e pregiudizi latenti nella nostra cultura che alimentano, spesso inconsciamente, una rappresentazione sociale deviata dei ruoli di genere. Fondamentale in questo percorso è partire dai più giovani, diffondendo tra gli studenti la cultura dei diritti della persona e modelli positivi di relazione tra i sessi”.
“Con mio grande piacere, il progetto presentato dall’Acli provinciale è tra i cinque progetti riminesi finanziati attraverso il bando da un milione di euro che annualmente la Regione Emilia-Romagna promuove per superare le discriminazioni di genere – evidenzia Emma Petitti, assessora regionale alle Pari opportunità -. Dall’inizio della legislatura la Regione si è impegnata a sostenere una cultura della parità contrastando gli stereotipi di genere, che sono alla base delle discriminazioni ancora troppo spesso subite dalle donne. In questo modo si vuole contribuire anche all’importante obiettivo di prevenire la violenza contro le donne. Lo abbiamo fatto attraverso la realizzazione di diverse attività, tra le quali questo bando, per sostenere progetti che favoriscano il rispetto di una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione, la promozione della parità uomo-donna e la prevenzione e contrasto della violenza”.
Promotori del progetto
Le ACLI, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, sono sorte a Rimini nel 1946. Le Acli della Provincia di Rimini contano 30 circoli e circa 4000 associati. Sotto un unico simbolo le Acli riuniscono tante esperienze. I servizi, le associazioni specifiche, le imprese sociali delle Acli riescono a lasciare un segno facendo sport, parlando di cultura, lavorando per l’ambiente, dando assistenza per far valere i diritti dei cittadini, facendo formazione professionale, creando imprese sociali e culturali. Le Acli organizzano iniziative sociali e culturali e promuovono il protagonismo sociale dei giovani e delle famiglia. Sono impegnate anche sui temi delle pari opportunità, della pace, della cooperazione internazionale, dell’ambiente, dell’impresa sociale dello sport e del tempo libero.
Nelle comunità dell’Alta Valmarecchia sono attivi sette circoli: Novafeltria, Pennabilli, Soanne-Scavolino, Miratoio, Ponte Baffoni-Torricella, San Leo.
Il Coordinamento donne Acli rappresenta la più significativa esperienza associativa delle donne adiste fin dalla fondazione dell’associazione avvenuta nel 1944. E’ uno dei tre Soggetti Sociali promossi dai Consigli Acli ai vari livelli (Nazionale, Regionale, Provinciale) per favorire e sostenere la presenza, le attività e l’esperienza delle donne. Nella Provincia di Rimini ha una propria rappresentanza all’interno del Consiglio Provinciale fin dal 1946.
Grazie al Coordinamento, luogo di riflessione, di confronto e di azione, le donne sperimentano saperi e pratiche e realizzano con modalità autonome e integrate la mission aclista, volta a realizzare “una società in cui sia assicurato, secondo democrazia e giustizia, lo sviluppo integrale di ogni persona”. Il Coordinamento donne delle Acli guarda con sguardo attento e curioso alle esigenze delle donne, delle quali si propone di sottolineare il valore aggiunto che esse rappresentano oggi per la società e crea uno spazio nel quale i problemi sociali delle donne trovano un attento ascolto ed in cui si maturino delle soluzioni efficaci al passo con i veloci cambiamenti che caratterizzano il nostro tempo.
Dal 2016 al 2018 Il Coordinamento Donne Acli Rimini ha gestito di un progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna denominato “Lascia un segno”, che attraverso l’uso dell’arte intende combattere ogni forma di discriminazione e di violenza di genere.
Partner del progetto
Comuni di Novafeltria, San Leo, Istituti comprensivi “Ponte sul Marecchia”, “A. Battelli”, scuola primaria di San Leo; Fondazione Alta Valmarecchia; Associazione Culturale l’Arboreto; Rete Teatrale Valmarecchia; Associazione Di.Re. Uomo; Associazione Rompi Il Silenzio Onlus – Sportello Antiviolenza Novafeltria; Cooperativa Sociale Il Millepiedi; Acli Arte e Spettacolo Sede Provinciale di Rimini; Associazione Koete; Associazione Janas; Freecom Srl; Doc Live S.R.L; Associazione Bossy; Rete She Say So. Ha dato il patrocinio all’iniziativa anche il Comune di Verucchio.