Rimini

Al via il Piano per l’inverno 2023-2024 del Comune di Rimini per sostenere e proteggere le persone senza fissa dimora

Dall’aumento di stanze nell’albergo sociale ai volontari della strada. Circa 200 i posti letto a disposizione, tra progetti consolidati e da attivare in caso di emergenza

RIMINI – È una cifra che sfiora i 200 posti letto quella prevista nell’ambito del Piano per l’inverno 2023-2024, tra progetti da attivare in caso di temperature meteo particolarmente ostili e progetti come l’Hounsing First e l’Albergo sociale, il quale si integra di nuove stanze. Ed è proprio quest’ultimo tassello una delle novità al centro del nuovo Piano che il Comune di Rimini ha messo in campo insieme alle associazioni e alle realtà del terzo settore al fine di offrire un sostegno alle persone senza fisse dimora durante i mesi freddi così da creare un sistema di servizi e di funzioni adatte a rispondere alle esigenze di chi non ha una casa dove stare al caldo. Un programma integrato di azioni e misure che quest’anno vede l’aggiunta – grazie a un investimento pari a un totale di 170 mila euro da parte dell’amministrazione comunale – di dieci stanze alle venti già a disposizione nell’Albergo Sociale, una struttura dedicata alla residenza temporanea (tre mesi prorogabili) di persone con problematiche di disagio abitativo emergenziale, gestita da Caritas ODV in collaborazione con la Coop Madonna della Carità, l’Associazione Papa Giovanni XXIII e l’associazione Donarsi Onlus.

Gli inserimenti avvengono tramite progetti di sostegno individualizzati predisposti dai Servizi Sociali Territoriali e prevedono l’accompagnamento nel periodo di permanenza nella struttura da una equipe di operati professionisti in grado di supportare gli inquilini.

In questo momento l’Albergo Sociale ospita 24 persone, appartenenti a 17 famiglie diverse, per un totale complessivo di 93 persone accolte dal primo giugno 2022, data di inizio del progetto. Di queste, 34 sono donne, di cui 16 madri con figli minori e 2 con figli maggiorenni. Si evidenzia inoltre che tra le donne accolte, 5 sono state vittime di violenza e 15 a rischio potenziale di violenza.

Delle 93 persone accolte, ne sono uscite 69, pari al 74%.

In aggiunta all’Albergo Sociale, l’Amministrazione comunale per c contrastare le conseguenze negative del freddo sulle persone più ai margini, ha attivato, in collaborazione con il terzo settore, anche altri servizi a supporto della grave emarginazione, come Casa Gallo (centro di prima accoglienza per senza dimora), il progetto Housing First, la Capanna di Betlemme, la Caritas, oltre all’Unità di Strada, progetto ormai consolidato finalizzato sia all’offerta di interventi a bassa soglia e primo intervento sia al monitoraggio delle persone senza fissa dimora e alla mappatura dei luoghi del disagio. Caritas, Croce Rossa a Papa Giovanni XXII si alternano nelle strade riminesi per portare conforto e sollievo a chi non ha un’abitazione, offrendo loro pasti caldi, the, biscotti, coperte, sacchi a pelo, oltre al calore umano.

In caso di eventi meteorologici particolarmente difficili come abbondanti nevicate e temperature molto sotto la media, è previsto anche l’utilizzo di ambienti specificamente allestiti  fino a 80 persone grazie anche alla collaborazione con la Protezione civile.

“Il Natale è alle porte, ma non tutti hanno una casa dove cullarsi nel calore familiare – è il commento dell’assessore alla protezione sociale, Kristian Gianfreda – A dare il senso profondo del motivo per il quale mettiamo in campo questi sforzi ci sono storie e volti di persone, di donne e uomini, giovani e meno giovani, che non hanno quattro pareti dove rilassarsi o rifugiarsi: ecco perché come amministrazione comunale, insieme ai soggetti del volontariato e ai ‘protagonisti della solidarietà’ abbiamo definito un programma per assistere e dare un tetto agli homeless che, durante il periodo invernale, sono esposte ai rischi dei cali di temperatura, soprattutto nelle ore notturne. Sul nostro territorio ci sono davvero tante iniziative e attività che le cooperative e le associazioni organizzano per dare una mano concreta alle persone ai margini. Durante queste feste invito la cittadinanza a conoscerle, a visitarle, oppure a partecipare attivamente, anche solo una sera, all’unità di strada: il volto bellissimo di una città che non si volta dall’altra parte e aiuta il prossimo.”

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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