I partecipanti sono 25. Venerdì 27 novembre, alle 17, on line per tutti, la conferenza di apertura per riflettere sul futuro della cooperazione dopo l’impatto della pandemia
MODENA – L’impatto della pandemia sulla cooperazione internazionale e sul volontariato e una riflessione sul futuro del terzo settore sono gli argomenti al centro della conferenza di apertura della 15ª edizione del corso per volontari della cooperazione internazionale, che si svolgerà on line, sulla piattaforma Zoom, venerdì 27 novembre, alle 17. Per partecipare alla conferenza, che è aperta a tutti gli interessati, è necessario inviare una mail all’Ufficio Progetti europei, relazioni internazionali e coordinamento progetti complessi del Comune di Modena (relazioni.internazionali@comune.modena.it), indicando nome, cognome e indirizzo di posta elettronica sul quale saranno inviate le coordinate per l’accesso.
All’incontro, introdotto dai saluti di Anna Maria Lucà, assessora all’Europa e alle relazioni internazionali, intervengono Claudio Baraldi, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicati a Unimore, sul tema “Globalizzazioni, organizzazioni e imprevedibilità: perché la cooperazione diventa impossibile”; Guido Barbera, presidente del Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionali, con un approfondimento su cooperazione e volontariato tra Covid e riforma del terzo settore; Alberto Caldana, presidente del Centro servizi per il volontariato Terre estensi Modena, sul volontariato modenese ai tempi del Covid. Al termine degli interventi, sarà lasciato spazio alle domande del pubblico.
All’edizione 2020 del corso, che ogni anno offre formazione teorica e competenze di alto livello sulla cooperazione e la solidarietà internazionale, partecipa un gruppo composto da 19 donne e sei uomini, per lo più modenesi, emiliani e lombardi. L’età media è 25 anni ma nel gruppo ci sono anche un tanzaniano di 54 anni, residente a Modena da dieci anni e attivissimo nel volontariato e una quarantenne di origini kazake, ingegnere civile, residente in città da qualche anno, che parla fluentemente cinque lingue e ha diverse esperienze in organizzazioni internazionali. Molti gli studenti: dalla più giovane, una modenese di 21 anni, a un gruppetto di ragazzi, anche loro modenesi, più vecchi solo di un anno ma già con un curriculum importante di esperienze e di studi all’estero in discipline sia umanistiche che scientifiche. Nel corso anche cinque studenti di Unimore che frequentano le facoltà di Studi linguistici e culturali, Economia e Scienze umane.
Il corso per volontari della cooperazione internazionale è una iniziativa realizzata dal Comune di Modena, con il sostegno della Fondazione di Modena, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Anci e Coordinamento nazionale enti locali per la pace e grazie alla collaborazione di Cipsi solidarietà e cooperazione, Csv Terre estensi Modena, Overseas onlus, Provincia di Modena, Rete delle associazioni modenesi di cooperazione internazionale, Università di Modena e Reggio Emilia.
Obiettivo del corso è stimolare e valorizzare la presenza dei giovani nella cooperazione internazionale e, al tempo stesso, sostenere la crescita del tessuto associativo modenese che opera attraverso progetti di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà, agevolando la relazione tra i partecipanti al corso e le realtà già esistenti sul territorio. Gli incontri proseguiranno fino a giugno 2021 e si svolgeranno nelle modalità consentite dai protocolli di sicurezza per evitare la diffusione del Covid-19, prevedendo lezioni frontali con docenti universitari ed esperti, testimonianze di volontari, attività laboratoriali, analisi di esperienze e buone pratiche e momenti di confronto. Se le condizioni di sicurezza sanitaria lo consentiranno, i corsisti potranno svolgere un’esperienza di volontariato, in Italia o all’estero, con partenze programmate tra giugno e dicembre 2021.