Domenica dalle 11 alle 17 al Parco del Cavaticcio gli operatori del Dipartimento educativo MAMbo, di “Senza titolo” – Progetti aperti alla cultura, e di Cantieri Meticci incontreranno le famiglie, i bambini e tutti i cittadini che vorranno partecipare per iniziare il percorso di costruzione del Vecchione che continuerà con altri due appuntamenti domenica 9 dicembre in Piazza dei Colori e domenica 16 dicembre davanti al “treno” della Barca.
L’invito del Comune e degli operatori è quello di partecipare portando da casa oggetti in legno che non servono più come porte, cassetti, finestre, tavoli e sedie; tutti i materiali ricevuti e prodotti nel corso della giornata contribuiranno a dare forma alla figura del Vecchione 2019, frutto di una azione laboratoriale che si articola a partire dalla suggestione di questa domanda “A chi e a cosa ci apriremo nell’anno che verrà?”.
In particolare gli educatori museali specializzati di MAMbo e “Senza titolo” condurranno i bambini presenti ai tre appuntamenti nella creazione di speciali elaborati, come disegni, pensieri e piccoli oggetti di carta e legno destinati a trovare spazio all’interno del grande fantoccio e a bruciare, insieme a lui, nel grande rogo di capodanno, mentre gli scenografi di Cantieri Meticci raccoglieranno i materiali portati dai cittadini e completeranno il lavoro, elaborando la definitiva figura del Vecchione 2019, un’opera originale e costruita, proprio come vuole la vera tradizione bolognese, dagli stessi cittadini e con gli oggetti che non servono più.
Dancin’Bo è il titolo del format completamente rinnovato che estende a cinque giorni i festeggiamenti per il Capodanno a Bologna e che presenta, oltre al tradizionale rogo del vecchione e alla festa in Piazza Maggiore, un nuovo programma dedicato al ballo in tutte le sue declinazioni. Una proposta rivolta ad un pubblico ampio ed eterogeneo, di ogni età e provenienza, che coinvolgerà oltre 400 danzatori e più di 25 realtà tra scuole di danza, associazioni culturali e sportive, e compagnie professionali per una kermesse che si articola in 16 diversi luoghi della città. Il progetto, ideato per il Comune di Bologna da Vittoria Cappelli e Monica Ratti, si inaugura quest’anno con l’obiettivo di creare una consuetudine che cresca e si consolidi nel tempo. Per questo, nei primi mesi del nuovo anno, l’amministrazione lancerà un invito pubblico, volto a raccogliere proposte e progetti artistici per costruire il programma partecipato e condiviso dell’edizione 2019/2020 di Dancin’ Bo.
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