Al via una campagna informativa per coinvolgere cittadini e imprese nella salvaguardia ambientale
FERRARA – Gli impianti termici, unitamente agli impianti industriali ed al traffico, costituiscono una delle tre principali fonti di emissione inquinante a livello locale. Nasce da questa e altre considerazione la campagna informativa rivolta a tutta la cittadinanza che ha preso il via in questi giorni sul tema “PM10 – Manutenzione caldaia e risparmio energetico”, condivisa dall’assessorato all’Ambiente/Servizio Ambiente del Comune di Ferrara e CNA Ferrara.
L’iniziativa è stata illustrata ier mattina nel corso di una conferenza stampa in residenza municipale dall’assessora comunale all’Ambiente Caterina Ferri, dal dirigente Servizio Ambiente comunale Alessio Stabellini e per CNA da Gabriele Pozzati (presidente CNA installazione e impianti), Diego Benatti (direttore CNA Ferrara) e Pietro Arveda (imprenditore e referente settore manutenzione impianti).
“Solo una cultura diffusa può generare effetti positivi di salvaguardia ambientale. – ha esordito l’assessora Caterina Ferri – Lo scopo di questo progetto è quello di diffondere direttamente nelle case dei cittadini, attraverso l’azione capillare svolta dai tecnici manutentori degli impianti di riscaldamento, l’educazione al risparmio energetico e alla sostenibilità, partendo proprio dalla giusta manutenzione delle caldaie. È chiaro, infatti, che anche l’adozione di protocolli ambientali d’emergenza perde di significato se non inserita in una cultura di responsabilizzazione dei cittadini e di collaborazione delle imprese”.
“La nostra campagna di comunicazione – ha continuato Diego Benatti – ruota attorno a tre parole chiave: ambiente, legalità e regole. Tramite la salvaguardia ambientale, inoltre, si possono ottenere anche dati importanti per quanto riguarda lo sviluppo economico. Noi come aziende non vogliamo essere solo portatori di interessi economici, ma anche contribuire alla costruzione di un mondo diverso”.
“Quello che è importante trasmettere alle persone – ha affermato Pietro Arveda – è che grazie a un modesto investimento si può ottenere un risparmio familiare sui costi energetici che varia dal 25 al 50%. Questo opuscolo, se ben utilizzato, potrà sicuramente contribuire a migliorare l’approccio culturale al tema della salvaguardia ambientale”.
“Questa campagna informativa rappresenta per l’Amministrazione una prima iniziativa delle diverse in cantiere per conoscere e combattere gli effetti delle PM10. – ha aggiunto l’assessora Felletti – Nelle prossime settimane, infatti, è previsto un primo bilancio del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) e sarà presto attivato uno Sportello Energia comunale, punto di riferimento a disposizione di cittadini, imprese e addetti ai lavori dove ottenere informazioni utili per conoscere opportunità e interventi di efficentamento energetico”.
Questo il testo dell’opuscolo informativo “PM10 – Manutenzione caldaia e risparmio energetico”
Polveri e inquinamento atmosferico
Gli impianti termici, unitamente agli impianti industriali ed al traffico, costituiscono una delle tre principali fonti di emissione a livello locale. Gli impianti di riscaldamento emettono polveri (PM10), in particolare quelli alimentati a legna ma anche quelli alimentati a metano, gasolio ed ad olio combustibile. Le PM10 sono sostanze che a causa delle loro piccole dimensioni restano sospese in atmosfera per tempi più o meno lunghi a seconda delle condizioni meteoclimatiche. Tali sostanze risultano essere dannose per l’uomo in quanto venendo inalate possono determinare patologie dell’apparato cardio respiratorio. Un impianto di riscaldamento controllato e gestito correttamente consente di ridurre le emissioni d’inquinanti e contestualmente di aumentare o mantenere costante la sua efficienza energetica.
La sicurezza in primis
Il Monossido di carbonio (CO) è un inquinante inodore ed incolore, perciò la sua presenza è riscontrabile solo con l’aiuto di strumenti di misura. Le cause della sua formazione sono molteplici (impianto regolato male, sporco ecc.). Elevati valori di monossido di carbonio nei fumi sono sempre indice di una cattiva qualità della combustione e di conseguenza di un consumo elevato di combustibile. Particolare attenzione deve essere data alla verifica della ventilazione dell’impianto ed areazione dell’ambiente in cui esso è collocato.
Perché è importante la manutenzione
Gli interventi di MANUTENZIONE della caldaia sono controlli necessari perché oltre a garantire la sicurezza degli ambienti domestici, riducono le emissioni degli inquinanti e favoriscono il risparmio energetico (e dunque economico). La manutenzione dell’impianto termico deve essere effettuata regolarmente nel rispetto della normativa vigente. Oltre la manutenzione sulle caldaie devono essere effettuati anche i controlli sull’efficienza energetica che sono quelli che in genere vengono chiamati verifica o analisi del fumi di combustione. L’esame dei fumi è obbligatoria per legge perché serve a misurare la quantità dei gas presenti nella combustione, tra i quali monossido di carbonio, permettendo così di tenere sotto controllo sia la sicurezza sia l’inquinamento atmosferico. Efficienza energetica significa bruciare meno combustibile e quindi immettere nell’atmosfera meno fumi di scarico e generare meno emissioni di CO e CO2.
Chi può intervenire
I controlli delle emissioni degli impianti termici possono essere eseguiti esclusivamente dai manutentori autorizzati e regolarmente iscritti alla Camera di Commercio.
Bollino calore pulito
Il manutentore rilascia, al termine delle operazioni di manutenzione un rapporto di controllo di efficienza energetica comprensiva dell’analisi dei fumi sul quale appone il bollino ‘CALORE PULITO’. Il costo del bollino è pari a euro 5,00 (iva esclusa) e attesta il pagamento, da parte dell’utente, degli oneri relativi ai controlli. Sarà poi il manutentore stesso a consegnare all’Ufficio Energia del Comune il rapporto di controllo di efficienza energetica completo di timbro e firma dell’operatore e del bollino.
Quali rischi per mancata manutenzione e verifica efficienza energetica?
I rischi in caso di mancata revisione e verifica fumi della caldaia sono tipicamente cinque: 1. La fuoriuscita di gas (nel caso di apparecchi alimentati a gas, metano o gpl), pericolosa in quanto può a sua volta comportare un’intossicazione o, nel peggiore dei casi. uno scoppio; 2. La creazione di monossido di carbonio. Rischio da non sottovalutare perché l’incidente può avvenire con tutti i tipi di combustibile e può derivare sia dal fatto che vi sia la presenza di fiamme libere (tipicamente presenti nelle caldaie a camera aperta), senza che nelle stanze ci si un ricambio corretto d’aria, sia dal non perfetto tiraggio del sistema fumario (canna fumaria e condotti vari); 3. L’incendio del combustibile; 4. Le fulminazioni o gli incendi causati da corti-circuiti nei dispositivi elettrici che servono la caldaia. 5. Polveri e inquinamento atmosferico.