Modena

Al Teatro Storchi, spettacolo delle scuole su Tassoni

Domenica 22 maggio alle 21 “La secchia rapita = (Tassoni) bis²” messo in scena da istituti modenesi nell’ambito delle celebrazioni per i 450 anni dalla nascita dell’autore

MODENA – “Tassoni, un uomo, uno scrittore, un liceo, una bevanda. Tante accezioni per una parola al quadrato, anzi… al bisquadro!”. Parola di studenti. Il titolo della mostra ai Musei civici “Alessandro Tassoni. Spirito bisquadro”, allestita nel 450° della nascita dell’intellettuale modenese, ha ispirato alcune scuole della città a giocare con le parole e il linguaggio delle formule nel “battezzare” un loro lavoro teatrale sul tema: “La secchia rapita = (Tassoni)bis²”.

Lo spettacolo, promosso dal Museo civico d’arte insieme con il Liceo scientifico Tassoni, va in scena domenica 22 maggio alle 21 al Teatro Storchi di largo Garibaldi a Modena, con ingresso a 8 euro. È frutto di un laboratorio teatrale condotto da Cristina Carbone e Santo Marino che ha coinvolto altri istituti cittadini, come l’Istituto d’arte “Venturi”, l’Istituto Cattaneo – Deledda indirizzo moda e l’Istituto superiore di studi musicale “Vecchi – Tonelli”. L’impegno ha visto coinvolti studenti, insegnanti, registi e studiosi di Tassoni che, per l’intero anno scolastico, hanno collaborato alla sua realizzazione.

Il percorso che ha portato dai banchi di scuola alle assi del palcoscenico ha mosso da una serie di quesiti: che relazione intercorre tra Tassoni e i “tassoniani”? Ovvero come si rapporta un attuale studente del Liceo Tassoni a questioni come quella della guerra o dell’identità culturale? In che modo convivono oggi l’epico e il comico nell’immaginario di un adolescente? In che modo si collocano i giovani circa la preferenza tra antichi e moderni? Quali personaggi di oggi inserirebbero in una ipotetica riedizione contemporanea della Secchia rapita?

In un gioco scenico di matriosche, di specchi riflessi, di tempi che si confondono, un gruppo di ragazzi mette a confronto la storia passata con le storie che vive. Una vil secchia di legno è l’oggetto, il feticcio, dentro e fuori del quale scorre il flusso di questa messa in scena. Si riempie, si svuota, sale e scende appesa alla corda del tempo. Domande e risposte attraverso situazioni eroicomiche riviste con occhio contemporaneo. Bianchi e neri, guelfi e ghibellini, geminiani e petroni.

Lo spettacolo è sostenuto da Soroptimist Club Modena in collaborazione con Peso Specifico e Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Informazioni on line (www.museicivici.modena.it – su FB “museicivicimodena”).

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Redazione

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