PIACENZA – Il Teatro Gioia di Piacenza si conferma spazio aperto ai giovani artisti. Teatro Gioco Vita ha infatti ha recentemente ospitato nello spazio di Via Melchiorre Gioia il Collettivo Baladam B-side, fondato nel 2020 dal regista e linguista Antonio “Tony” Baladam (pseudonimo di Pierre Campagnoli) e dalla poetessa e semiologa Rebecca Buiaforte, gruppo che si occupa di teatro contemporaneo, laboratori di narrazione 3.0 e podcasting.
Una sorta di breve “residenza artistica” per le prove di “Surrealismo Capitalista”, progetto segnalato al Premio Scenario 2021 e che debutterà in occasione di Generazione Scenario (il debutto dei vincitori di Scenario 2021, inizialmente previsto il 10 e 11 gennaio, è stato rinviato a marzo).
Al lavoro al Teatro Gioia i protagonisti dello spettacolo Nina Lanzi, Giacomo Tamburini e Tony Baladam.
«Nel corso dell’ultimo mezzo secolo – spiega Tony Baladam, che cura anche la ricerca, la drammaturgia e la regia di “Surrealismo Capitalista” – abbiamo assistito all’affermarsi di un modello socioeconomico che tende a concepire ogni esistenza in termini monetari e a fare piazza pulita degli immaginari collettivi e delle alternative sociali, sostituendosi ad entrambi. Ne consegue un senso di frustrazione diffuso e un senso dell’umorismo poco diffuso: la nostra missione è ribaltare questo paradigma. Roland Barthes, caricando il suo fucile, diceva: “Se gli immaginari collettivi non stanno al passo, dovremo farli stare al passo con la forza; ogni immaginario collettivo buono, è un immaginario collettivo morto”.
“Surrealismo Capitalista” mette in scena un compendio di derive della società odierna, utilizzando il Capitale come correlativo oggettivo di una condizione umana sempre più superficiale e rarefatta. Viene in particolare preso in esame l’innestarsi di meccaniche neoliberiste in ambiti idealmente refrattari al culto del profitto, in particolare cultura, assistenza, relazione e realizzazione di sé. In scena due attori e un’attrice, che fanno e dicono cose, in onore del grande Dio del Capitale».
Ponendo alla base del lavoro una ricerca teorica ed empirica multidisciplinare che spazia tra linguistica, semiotica, sociologia e antropologia, il collettivo Baladam B-side realizza spettacoli, laboratori e podcast declinati attraverso il “Metodo Presidiante”, un sistema teatrale originale che interessa ogni fase della creazione scenica e prevede una decostruzione costante degli stilemi e dei rituali della rappresentazione.
Oltre a “Surrealismo capitalista” il gruppo ha realizzato “Spelling Wachowski”, Vincitore del bando di residenza “Odiolestate ‘21” di Carrozzerie n.o.t, e per il 2022 sta lavorando a nuovi progetti, anche con uno sguardo particolare a un pubblico dai 6 ai 10 anni.
Fanno parte del collettivo: Nina Lanzi (attrice diplomata presso la Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova), Giacomo Tamburini (attore diplomato presso la Civica Accademia d’Arte Dramatica “Nico Pepe”), Marco Del Pezzo (infermiere e attivista, che si è avvicinato al teatro partecipando a corsi di infermieristica teatrale e frequentando i laboratori stabili della compagnia ReSpirale Teatro e della compagnia Teatro dei Mignoli a Bologna), Alessandra Bucchi (museum educator, attrice e drammaturga nelle produzioni per l’infanzia, videomaker e fotografa), Elena Pelliccioni (assistente alla regia, attrice e danzatrice nelle produzioni per l’infanzia), Pierre Campagnoli (organizzazione e presenza dietro tutti i nomi fittizi).
La breve “residenza” di Collettivo Baladam B-side al Teatro Gioia si inserisce in un progetto più complesso di valorizzazione della creatività giovanile da parte di Teatro Gioco Vita che in questi ultimi anni si è sviluppato attraverso varie modalità: la concessione di spazi per le prove; il tutoraggio artistico nei confronti degli ex allievi del Corso di formazione Animateria per operatori del teatro di figura; la sezione Residenze Creative nell’ambito del Festival “L’altra scena” per il sostegno di compagnie/artisti emergenti tra teatro e performing art offrendo una “casa” al Teatro Gioia grazie alla quale gli artisti possono realizzare e presentare i loro studi a Piacenza.
Un settore di attività, quello rivolto al sostegno delle nuove istanze artistiche, che trova un punto di riferimento importante nell’Associazione Scenario, di cui Teatro Gioco Vita fa parte con Jacopo Maj, che oltre ad essere da tempo il referente è anche dal 2020 componente del consiglio direttivo.