Partendo dal suo recente libro “La coppa degli immortali. Milan 1989: la leggenda della squadra più forte di tutti i tempi raccontata da chi la inventò”, Arrigo Sacchi ha ricordato la sua lunga carriera sportiva e di come la sua rivoluzione nel calcio sia auspicabile anche nel mondo del business e della vita sociale. Numerosi gli aneddoti raccontati dal Mister durante la serata.” Sacchi, nella sua lunga carriera sportiva non è mai stato esonerato né licenziato, ha spiegato che la sua fortuna è stata quella di allenare squadre con imprenditori che sapevano guardare avanti, tutti molto pazienti che lo hanno sempre sostenuto” .
L’incontro con Silvio Berlusconi ha segnato la svolta della sua carriera professionale. “Silvio Berlusconi, ha ricordato Arrigo Sacchi, mi ha dato fiducia ed ha saputo condividere la mia rivoluzionarie sul gioco del calcio: il club con la sua storia, la sua competenza, il suo stile viene prima della squadra e la squadra viene prima del singolo. Il gruppo del Milan, ha proseguito Sacchi, era curioso ed ottimista e ciò ci ha proiettato nel futuro vincendo la coppa più importante del mondo. Sono orgoglioso del secondo posto ai mondiali di calcio USA 94′ con la nazionale italiana perché i miei ragazzi, in quella competizione, hanno dato tutto e quando una persona mette in campo tutte le sue energie e competenze per raggiungere un risultato ha già ottenuto il massimo. Il Brasile ha vinto quella competizione meritatamente perché più forte di noi sul campo di gioco”.
Arrigo ha poi ringraziato la sua terra, la Romagna, per i maestri di vita che gli ha fatto incontrare e per l’amore per il calcio che gli ha saputo instillare. “Io volevo giocare un calcio da protagonista, ha proseguito Arrigo, e ci sono riuscito. Anche l’Italia deve giocare la sua “partita” da protagonista nel mondo. Abbiamo una storia ricca di personaggi geniali dove l’Italia ha guidato l’innovazione nel mondo in molti campi del sapere, diffondendo cultura e civiltà. Dobbiamo tornare, con sacrificio, umiltà ed ottimismo, ad essere protagonisti nel mondo dando valore al merito e a quelle persone che sanno guardare al futuro con scenari che oggi ci sembrano impossibili. Silvio Berlusconi seppe condividere con me quelle prospettive future che portarono il Milan ai vertici del calcio mondiale”.
Alla serata era presente anche Lorenzo Minotti, da giocatore fu vicecampione del mondo, facendo parte della rosa dell’Italia presente al campionato del mondo 1994 guidata da Arrigo Sacchi.
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