Da mercoledì 14 febbraio, l’installazione per sperimentare un rifugio antiaereo, come nei bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Previsti anche trekking urbani
MODENA – A ottant’anni dalle prime bombe sganciate dagli Alleati sulla città di Modena nella Seconda guerra mondiale, il Nuovo Diurno di piazza Mazzini, si trasforma nuovamente in un rifugio antiaereo attraverso la videoinstallazione immersiva “Quando (anche qui) cadevano le bombe” che permette ai visitatori di vivere l’esperienza di un bombardamento. L’obiettivo dell’iniziativa, parte di un programma che prevede anche un seminario e trekking urbani, è dare un’occasione per riflettere sulle trasformazioni della guerra nel Novecento e sulle sue terribili conseguenze sulla popolazione, effetti che le persone soffrono ancora oggi nelle guerre dentro e fuori dall’Europa.
L’installazione, che inaugura mercoledì 14 febbraio, anniversario del primo bombardamento subito da Modena avvenuto il 14 febbraio 1944, è stata presentata in anteprima alla stampa martedì 13 febbraio, con la partecipazione del vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza, Chiara Lusuardi dell’Istituto storico di Modena, Vittorina Maestroni, Centro documentazione donna.
Al Nuovo Diurno, fino al 10 marzo, alle 15 e alle 17 di ogni giorno, i visitatori, seduti su panche di legno, potranno rivivere l’esperienza di un rifugio antiaereo mentre fuori cadono le bombe. Una videoproiezione occuperà le tre pareti della sala principale, mentre nella sala didattica nel tavolo touch screen si potrà vedere una ricca documentazione fotografica. In piazza Mazzini, una grande mappa della città, a terra, indica 19 luoghi simbolo del centro di Modena tra i più significativi per ricostruire le conseguenze dei bombardamenti sulla città, divisi per funzione: edifici colpiti nelle incursioni, organizzazione della città nell’emergenza, vita quotidiana sotto le bombe. Quattro totem, con la foto del luogo dopo il bombardamento, saranno collocati in piazza Torre, ai piedi della Ghirlandina, a Palazzo dei Musei, a Palazzo Santa Chiara e alla stazione ferroviaria. Nel programma anche, venerdì 1 marzo alla sala Truffaut, un seminario intitolato “Guerre dal cielo. I bombardamenti sulle città nel Novecento”.
Il progetto, promosso e ideato dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena e curato dall’Istituto storico di Modena in collaborazione con Centro documentazione donna e Pop History, contestualizza i bombardamenti che nel 1944 e 1945 colpiscono anche Modena raccontando come l’Italia sia passata da nazione bombardatrice, in Africa, Francia e Inghilterra, a vittima dei bombardamenti da parte degli Alleati. Quella di San Valentino fu la prima delle oltre duecento incursioni aeree che colpirono la città fino alla Liberazione, nell’aprile del 1945, e causarono distruzioni e danni enormi anche in centro storico, dove la chiesa dei Servi fu rasa al suolo, e vennero colpiti, tra gli altri edifici, il Duomo e palazzo Santa Chiara. Le bombe cambiarono profondamente il volto della città ma soprattutto sconvolsero la vita dei cittadini che per la prima volta scoprirono la “guerra totale” che arrivava dall’alto, all’improvviso, e colpiva tutti indistintamente.
Per raccontare questa parte della storia di Modena, con l’installazione audiovisiva al Nuovo Diurno, sono state utilizzate unicamente fonti primarie, cioè documenti e immagini prodotte nel momento in cui si svolgevano i fatti: la storia della guerra fino al 1943 è raccontata, dunque, dalla voce dell’Istituto Luce, principale organo di propaganda del partito fascista, che esalta le imprese degli aviatori italiani. Dal 1943 sono le fonti statunitensi, attraverso i Combat film, a mostrarci l’imponente bombardamento alleato per liberare l’Italia dal nazifascismo.
Il progetto propone anche due trekking urbani, sabato 24 febbraio e domenica 12 maggio, sulle tracce dei bombardamenti che hanno colpito Modena lasciando ferite e cambiamenti che ancora oggi possono raccontare questa storia complessa. Sabato 24 febbraio, con “Modena sotto le bombe”, si potrà scoprire come i modenesi hanno affrontato la situazione di emergenza; domenica 12 maggio, il trekking “13 maggio 1944: una città costernata” si concentrerà sull’incursione che colpì in modo massiccio il centro cittadino provocando più di cento vittime e lasciando senza casa diverse centinaia di persone. Entrambi gli appuntamenti sono gratuiti (per informazioni e prenotazioni: segreteria@istitutostorico.com).