Al Mercato Albinelli il restauro della fontana in diretta

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Sulla recinzione di cantiere è stato posizionato un monitor per consentire a chi vive il mercato di “partecipare” alle diverse fasi di lavorazione delle opere

MODENA – È possibile assistere pressoché in diretta al restauro della fontana del Mercato Albinelli, dove è in corso da inizio agosto il cantiere per il recupero del manufatto in lapideo da cui la “Fanciulla con canestro di fiori”, opera in bronzo dello scultore Giuseppe Graziosi, sorveglia la struttura coperta.

Sulla recinzione dell’area di lavoro, che occupa solo un piccolo corridoio intorno alla fontana, è infatti stato posizionato un monitor per consentire a chi frequenta e lavora nel mercato di “partecipare” al restauro visionando le immagini delle diverse fasi di lavorazione che giorno per giorno saranno caricate sullo schermo. Attualmente, le immagini che scorrono a rotazione mostrano lo stato di fatto della fontana su cui sono stati avviati gli interventi con campionature.

L’intervento, che comprende anche il restauro dei banchi dell’ex pescheria, per un valore complessivo di 60 mila euro, è realizzato dall’impresa di restauro e conservazione Artemusa di Silvia Tedone, e sarà realizzato in circa due mesi spacchettando le lavorazioni a zone: prima appunto la fontana, poi i banchi dell’ex pescheria procedendo per blocchi.

Il monitor, che rimarrà nell’attuale posizione fino a circa metà settembre, verrà poi spostato nell’area dell’ex pescheria per consentire la condivisione anche di quelle attività di restauro, con l’obiettivo di sensibilizzare e includere chi vive il mercato nel recupero dei beni.

L’intervento, che ha ottenuto anche il parere della Soprintendenza sia per quanto riguarda i lavori sia sul futuro utilizzo, è reso necessario dalla presenza di depositi superficiali, di stuccature incongrue e lacune di piccole entità, di alterazioni cromatiche dovute all’assorbimento di sostanze come terra e polvere, oltre a incrostazioni calcaree dovute alla permanenza dell’acqua e a macchie ferrose formatesi per effetto del contatto con monete.

I lavori consistono quindi in una serie di azioni volte a riportare le componenti allo stato originario: la pulitura, il trattamento biocida, la risarcitura delle microlesioni e il restauro degli storici banchi del pesce (le tre vasche centrali un tempo utilizzati per la vendita del pesce), dei supporti e della pavimentazione su cui alloggiano, della fontana al centro del mercato e della statua presente in sommità. La fontana è infatti costituita da una statua di bronzo, che raffigura una fanciulla con un cesto ricolmo di frutta nel braccio destro e un mazzolino di spighe nella mano sinistra, e dal basamento su cui poggia, al centro di una vasca di forma quadrilobata, anch’essa disegnata da Graziosi.

In particolare, il restauro avviene in più fasi operative: tutti gli elementi in materiale lapideo e marmoreo, sono oggetto di lavori di pulitura, con l’eliminazione di depositi attraverso impacchi con prodotti ad adeguata diluizione, l’utilizzo di spazzolini specifici, spugne e spruzzatori manuali, da ripetere in più fasi nel caso di sporco ostinato. È previsto inoltre un trattamento biocida contro funghi, batteri e alghe e l’intervento viene perfezionato con l’ausilio di getto di vapore a caldo. I lavori riguardano anche il consolidamento localizzato di eventuali frammenti distaccati o pericolanti e la verifica della stabilità strutturale degli elementi, oltre al risanamento delle lacune e alla stuccatura di fessurazioni, lesioni e fughe. È in programma, infine, la stesura di un prodotto protettivo. Gli elementi metallici incongrui vengono rimossi, mentre quelli da mantenere sono oggetto di restauro e verranno ricollocati nelle sedi originarie.

La statua in bronzo, su cui non si rilevano degradi significativi, è oggetto di una pulitura superficiale necessaria a rimuovere lo sporco senza alterare la “patina nobile antica”, per poi eseguire, se necessario, un trattamento protettivo finale.