Al MAF è tempo di Carnevale tra maschere, libri e buonumore

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ferraraDomenica 16 febbraio alle 15 appuntamento a San Bartolomeo in Bosco

FERRARA – Il prossimo incontro programmato al MAF di San Bartolomeo in Bosco si terrà domenica 16 febbraio, dalle 15.00, e sarà in pieno clima carnevalesco affrontando temi che vanno dal Carnevale di Cento al suo “Re”, dalle Maschere alle “zirudèle” (classiche poesie dialettali di circostanza) e, ancora, agli antichi balli della tradizione. Le ricchezze e i valori di questi mondi del divertimento e, al tempo stesso della cultura popolare, saranno documentati a partire dalla presentazione della mostra-studio “Maschere e Buonumore”, curata da Marco Dondi e incentrata non soltanto sulla stagione di Carnevale ma anche sull’umorismo in genere. Si tratta di un’efficace esperienza inedita che propone, tra l’altro, numerosi esempi documentari: fotografie, illustrazioni, disegni, testate di giornali satirici e umoristici, locandine e manifesti di spettacoli carnevaleschi, dall’operetta al teatro dei burattini. L’esposizione resterà in parete fino al 20 febbraio.

Il pomeriggio proseguirà con la presentazione di un libro sul Carnevale di Cento, curato da Mariateresa Alberti, Gian Paolo Borghi e Renato Govoni, che porta un lungo titolo in dialetto centese e in italiano: “E cóme ògni an a sòn felîz e cuntènt ed lèzer in piȃza al mî testamènt. Il Carnevale di Cento e la sua gente nei “Testamenti” di Tasi composti da Filippo “Omes” Govoni (1965-1989). La corposa pubblicazione è stata realizzata nel 2019 dal Comune di Cento in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna (Legge regionale sui dialetti). Riporta un significativo numero di “Testamenti”, composti dal poeta dialettale Filippo “Omes” Govoni e letti in piazza prima del rogo di Tasi, la nota maschera locale centese. Ne parleranno Mariateresa Alberti, Gian Paolo Borghi e Piergianni Lamborghini. La proiezione dell’omonimo DVD allegato al volume, a cura di Daniele Cortesi, chiuderà la presentazione, promossa in collaborazione con il Comune di Cento.
Al ballo della tradizione appenninica sarà infine dedicato l’interessante film “L’Appennino che suonava”, che ricostruisce con efficacia la tradizione dei balli appenninici, praticati fino diversi decenni fa e ora riproposti da gruppi di musicisti di quel territorio. L’ideazione del film è dovuta al ricercatore Bruno Grulli e la sua realizzazione è firmata dal regista Alessandro Scillitani, noto per l’attività artistica che conduce con Paolo Rumiz. Il film nasce dalla collaborazione attivata nel 2019 tra Artemide Film e l’Associazione “Amici della Piva dal Carner” di Reggio Emilia.
Concluderà l’iniziativa il classico buffet alla ferrarese, riservato a tutti i partecipanti.
I pomeriggi culturali del MAF sono promossi dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’Associazione omonima. L’ingresso, come sempre, è libero.

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