Apposte nei campi di grano il 3 maggio “Giorno di Santa Croce” a protezione dei prodotti della terra
FERRARA – Tra le riproposizioni delle antiche tradizioni rurali, al MAF Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco è stato simbolicamente ripreso l’antico rituale delle “croci di maggio“, che un tempo veniva praticato a protezione dei prodotti della terra e, in particolare, del raccolto del grano. Le croci venivano (e, in parte, vengono ancora oggi) apposte sulla sommità dei campi di grano il 3 maggio di ogni anno, popolarmente conosciuto come il “Giorno di Santa Croce“.
Al MAF è stato ripristinato il cerimoniale della tradizione, che si effettuava con l’impiego dei fusti legnosi della canapa, già liberati dalla fibra. È stato utilizzato un fusto lungo per il braccio verticale e uno più corto per quello orizzontale. Si è praticava un’incisione nella parte alta del braccio verticale per potervi inserire il braccio orizzontale con un ramoscello di ulivo benedetto la Domenica delle Palme.
La tradizione delle croci richiama alla memoria antichissimi riti di fertilità, cristianizzati e collegati alla celebrazione del ritrovamento della Croce di Cristo, avvenuto in data imprecisata, oscillante dai primi anni della sua morte al 335 dopo Cristo.
La pratica prevedeva una croce per ogni campo di grano; dopo il raccolto, le croci non dovevano essere assolutamente distrutte, lasciando il compito alla forza della natura. I pochi contadini che ancora la praticano, essendo scomparsa la coltivazione della canapa, ripiegano sulle canne palustri o su rami di alberi.
MAF-Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese Via Imperiale, 263
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