Quasi terminati i lavori nella struttura. Visita con sindaco, rettore e i vertici di Lepida che gestirà l’impianto. Investimento di oltre 5 milioni di euro
MODENA – Diventerà presto il cuore tecnologico della città. Mancano poche settimane, infatti, al termine dei lavori del Data Center di Modena che sorge nella zona dell’ex Mercato bestiame ed è stato realizzato nell’ambito del “Progetto Periferie. Ri-generazione e innovazione” dell’area nord, con un investimento complessivo di oltre cinque milioni di euro.
Entro l’anno, in base alla convenzione sottoscritta nei mesi scorsi tra Comune e Regione, l’impianto verrà affidato a Lepida spa per la gestione per nove anni nell’ambito della rete regionale dei Data Center (Modena è il quarto, insieme a Parma, Ferrara e Ravenna) con l’obiettivo di consolidare e rendere più efficiente l’Ict a livello locale, andando a sostituire progressivamente i Ced di enti pubblici e soggetti privati, migliorandone qualità e sicurezza.
La nuova struttura è stata visitata lunedì 9 novembre dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro, insieme al presidente di Lepida Alfredo Peri, con il presidente della società di trasformazione urbana Cambiamo spa Giorgio Razzoli e gli assessori Ludovica Carla Ferrari (Smart city) e Andrea Bosi (Lavori pubblici).
Il Data Center sarà anche il punto di riferimento per la ricerca sia nel campo della sicurezza informatica, con la sede della Cyber Security Academy, sia per ciò che riguarda l’Automotive, con il programma Masa (Modena automotive smart area), mentre Lepida, mediante manifestazione pubblica di interesse, selezionerà eventuali operatori privati e, con la collaborazione di Fondazione Democenter, raccoglierà anche le esigenze del sistema produttivo locale.
L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra per circa 1.600 metri quadri complessivi. A piano terra del Data Center troveranno posto le attività di ricerca e formazione, con una sala conferenze, un blocco servizi e, nel retro, una grande sala open space, mentre al primo piano sono collocate le sale server e la “control room”, zone che saranno riservate agli operatori, con accesso controllato anche da sistemi di sicurezza elettronici. A completamento della struttura anche una zona dedicata a tutte le tecnologie e le forniture necessarie al suo funzionamento.
La struttura potrà contare su due connessioni in fibra ottica ad altissime prestazioni per garantire la piena ridondanza dell’infrastruttura di rete, cioè la possibilità di duplicare determinate funzionalità così da consentire la continuità del servizio anche in caso di malfunzionamenti. La potenza elettrica è di due megawatt (che corrispondono a 2mila KW) e l’impianto è dotato di gruppi elettrogeni, Ups, quadri elettrici e sistemi di raffrescamento (gruppi frigo e climatizzatori di precisione) ridondati, apparati di rete e sistemi di sicurezza di fascia cosiddetta “enterprise”. Nella zona server sono previste due isole a corridoio caldo (con 24 armadi server) per ospitare i sistemi che forniranno la potenza computazionale all’impianto.
Nell’area del Progetto Periferie sono stati consegnati nei giorni scorsi i cantieri per la riqualificazione della mobilità del quartiere (dopo la realizzazione dell’intervento a Porta Nord, sono previste altre cinque rotatorie, la riqualificazione di via Canaletto e diverse piste ciclabili) e sono in corso i lavori della palazzina di “Abitare sociale” in via Forghieri (valore complessivo 8,1 milioni di euro) dove sono previsti 33 alloggi e, a piano terra, un Centro diurno per persone con disabilità. Partiranno entro l’anno anche i lavori del primo stralcio del prolungamento del sottopasso ferroviario e all’R-Nord sono già iniziati quelli per la nuova sede di Medicina dello sport che si troverà, quindi, a breve distanza dalla nuova Casa della salute già operativa.