Nelle 30 buste che entrano a far parte dell’Archivio storico frammenti importanti su statuti e questioni che riguardano il territorio modenese dal XVI al XIX secolo
MODENA – Non più di trenta buste che occuperanno davvero poco spazio nei locali dell’Archivio storico di Modena, ma che saranno in grado di fornire agli studiosi informazioni preziose su questioni territoriali e normative in vigore nel modenese nell’arco di diversi secoli. È l’archivio di Pietro Magiera, avvocato modenese, discendente di un’antica famiglia di legali e avvocati, donata dalla vedova Magiera, Stellina Zanasi, al Comune di Modena.
Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha accettato la donazione da parte degli eredi della famiglia Magiera. L’archivio dell’avvocato entrerà quindi a fare parte del patrimonio dell’Archivio storico comunale che ha tra i suoi compiti la conservazione, la valorizzazione e la fruizione della documentazione relativa alla vita della comunità modenese e del suo territorio.
La documentazione donata dalla famiglia Magiera sarà quindi ordinata e organizzata dagli addetti dell’Archivio storico che la metteranno a disposizione di altri storici e studiosi. Si tratta infatti di una documentazione riguardante famiglie importanti del territorio modenese e non solo, oltre a coprire un arco temporale molto ampio che va dal 1590 fino al XIX secolo. Tra le diverse tipologie documentarie ci sono atti antichi, rogiti e contratti, ma soprattutto documenti relativi agli statuti delle Corporazioni di Arti e Mestieri che a Modena sopravvissero fino al XVI secolo. Di grande interesse, poi, i materiali che documentano le vicende politico-amministrative della famiglia Magiera e le normative, gli statuti e i regolamenti che si ricavano dal loro esercizio di notai e avvocati in tempi remoti.