MODENA – Il Cimitero storico di San Cataldo sarà interessato da un intervento di riparazione con rafforzamento locale e restauro per un valore di oltre 4 milioni di euro. Le procedure di gara partiranno dopo l’estate e i lavori prenderanno il via a inizio 2023 e avranno una durata stimata in circa due anni.
La Giunta comunale, nei giorni scorsi, ha infatti dato il via libera, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi, al progetto esecutivo per il miglioramento sismico e per il contestuale restauro conservativo della struttura. L’obiettivo dell’intervento, finanziato per l’intera quota con contributo della Regione Emilia-Romagna per ripristino post sisma, è infatti aumentare il livello di protezione in caso di sisma, considerato che si tratta di un bene tutelato e con elevata frequenza di persone. Il progetto ha inoltre ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
L’intervento riguarderà in particolare l’apparato a volte dove sono state riscontrate lesioni importanti e alcuni elementi architettonici in cui è stato rilevato un aggravamento, quali le colonne in serpentino, gli architravi del porticato e il muro di cinta sud, con i relativi portali di ingresso. In particolare, saranno effettuati una serie di interventi per limitare gli spostamenti delle strutture in elevazione, riducendo le tensioni di trazione che si creano nelle volte in mattoni. In seguito agli eventi sismici prima del 1997 poi del 2012, infatti, soprattutto le zone più antiche del Cimitero Monumentale, realizzate tra il 1860 e il 1875, sono state danneggiate, anche a causa di fragilità dovute sia alla dimensione della struttura, con l’assenza di giunti in un edificio a esteso sviluppo planimetrico, sia ai diversi processi costruttivi a seconda del periodo di realizzazione, con la presenza di corpi addossati alla zona più antica.
Il restauro conservativo sarà volto ad aumentare la resistenza dei materiali e riguarderà in particolare gli elementi architettonici e degli apparati decorativi relativi ai portali di accesso sul lato sud del cimitero storico e alle colonne in serpentino del porticato lato chiesa. I portali di accesso realizzati con materiali differenti presentano infatti un diffuso fenomeno di disgregamento delle parti in arenaria, così come il colonnato lato chiesa e gli architravi sopra alle colonne realizzati in ofiolite. Gli interventi di restauro saranno effettuati dopo accurate indagini e tenendo conto dei diversi periodi di realizzazione e materiali utilizzati.
Il cimitero di San Cataldo è un organismo architettonico complesso che ha visto il suo sviluppo lungo quasi 100 anni di progetti e realizzazioni. Inaugurato nel 1773, il cimitero originario rimane in funzione fino a dopo la metà dell’800, quando prende il via un intervento di sistemazione e potenziamento a cura dei progettisti Cesare Costa e Paolo Gaddi poi interrotto a causa della morte di Costa. La ripresa dei lavori successiva risale al 1910 e, ancora, tra il 1930 e il 1946, e a partire dagli anni ’60. Il completamento dell’impianto cimiteriale attuale avviene negli anni ’70, con il mantenimento delle dimensioni e forme del progetto originario ma con un largo utilizzo di tecnologie più attuali legate all’uso del cemento armato.
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