BOLOGNA – Venerdì 15 novembre il Bologna Jazz Festival apre le porte al Brasile, ospitando uno dei più suggestivi rappresentanti della musica carioca d’autore. All’Unipol Auditorium (ore 21.15), il polistrumentista Hermeto Pascoal si esibirà alla guida del suo Grupo, un organico dai colori sonori sgargianti, con Jota P. (sassofoni, flauti), André Marques (piano, flauto, percussioni), Itiberê Zwarg (basso elettrico, percussioni), Ajurinã Zwarg (batteria, percussioni), Fábio Pascoal (percussioni). Il concerto è realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, TPER, Città Metropolitana di Bologna e del main partner Gruppo Hera.
Per Hermeto Pascoal il “Grupo” sono i musicisti che nel 1973 presero parte alla registrazione dell’album A música livre de Hermeto Pascoal, ovvero la sua prima band in veste di leader. Si tratta quindi di una formazione con oltre quarantacinque anni di folgorante storia alle spalle, un tempo che ha reso inevitabili gli avvicendamenti nell’organico.
Nato nel 1936 nello stato brasiliano di Alagoas, Pascoal fu sin da bambino attratto dalla musica e dalla possibilità di praticarla con strumenti non ortodossi. Inizia a esibirsi in pubblico fin dall’adolescenza, al fianco del fratello maggiore José Neto, imbracciando il suo primo strumento ufficiale, la fisarmonica. La scoperta del pianoforte avviene nei night di Recife, nel corso degli anni Cinquanta. Da quel momento l’attività musicale di Pascoal diventa assai movimentata: il Quarteto Novo è la principale formazione alla quale partecipa negli anni Sessanta, prima di dedicarsi alla carriera solistica, che prende il via dopo le collaborazioni con Airto Moreira, Flora Purim e Miles Davis (in Live-Evil).
Per quanto la sua eccentricità sia stilistica che d’aspetto non ne abbiano facilitato la carriera, Hermeto Pascoal ha raggiunto lo status di icona vivente della musica brasiliana: polistrumentista con un forte senso del bizzarro, votato a una musica la cui energia vitale la fa sembrare una sorta di religione animistica tradotta in suoni, con una notevole propensione al jazz.
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