Ferrara

Air Break: procede l’iter per la realizzazione del progetto finalizzato a migliorare la qualità dell’aria

Imminente l’arrivo dei finanziamenti. Balboni: “Presto nuove piantumazioni, piste ciclabili e altre azioni utili all’ambiente”

FERRARA – Prosegue il Progetto Air Break, finanziato dall’iniziativa Europea Urban Innovative Actions e coordinato dal Comune di Ferrara, e grazie alla valutazione positiva dell’audit preliminare tenutosi lo scorso 28 novembre, relativo al controllo sulla capacità finanziaria e di management dell’Amministrazione Comunale, sono state apposte le firme all’Accordo di Partenariato che vincola il consorzio di progetto per il triennio di lavoro ed è stato dato il via libera all’attuazione del Contratto di Sovvenzione tra il Comune di Ferrara e il Segretariato Permanente UIA con sede a Lille, in Francia.

Tutti i passi formali per l’erogazione della prima tranche di finanziamento pari al 50% della somma totale di 4 milioni di euro sono stati compiuti, e finalmente, Air Break può passare da una fase iniziale caratterizzata, in particolar modo, da compiti organizzativi e formali, alla realizzazione delle azioni tecniche previste dal progetto.

«Grazie all’arrivo imminente dei finanziamenti», puntualizza l’assessore all’Ambiente e ai Progetti Europei Alessandro Balboni, «potranno avere inizio le procedure per l’attuazione concreta di quanto esposto durante il meeting di apertura del progetto tenutosi il 22 ottobre 2020 attraverso piattaforma digitale: il Servizio Ambiente e il Settore Opere Pubbliche si stanno occupando della progettazione e messa a dimora di nuove piantumazioni di alberi, mentre in collaborazione con l’Università di Ferrara è partita l’ideazione e pianificazione dei tratti di piste ciclabili di nuova generazione. Ancora, grazie al contributo di Hera saranno installate le pensiline per le ricariche di biciclette e monopattini elettrici e si procederà ai lavaggi delle strade con enzimi anti-inquinamento. I partner Lab Service Analytica e Dedagroup Public Services stanno lavorando alla realizzazione di sensori per il controllo dei dati sulla qualità dell’aria e alla piattaforma di gestione degli stessi, per migliorare la capacità di pianificazione e controllo dell’ente rispetto ad un tema così complesso e fondamentale per la salute dei cittadini».

«Infine», continua Balboni, «il progetto Air Break ha una ulteriore particolarità: le sfide che si propone saranno tutte condivise, oltre che con il partenariato, anche con gli stakeholders e la comunità cittadina. Grazie al supporto del Politecnico di Milano e di Sipro è in via di costituzione l’Alleanza Air Break, lo spazio di condivisione fisico e digitale che permetterà di la collaborazione fra i diversi attori impegnati nel progetto e la messa a sistema delle azioni di tutti. Azioni, queste, che richiederanno anche il contributo della comunità cittadina: l’esperienza di Fondazione Bruno Kessler diventerà in tal senso fondamentale nelle prossime fasi, attraverso la predisposizione di strumenti di partecipazione attiva e coinvolgimento dei ferraresi nelle azioni di riduzione dell’inquinamento e sostegno alle buone pratiche di mobilità.

Servono conoscenze, idee nuove, voglia di fare, capacità di prendersi cura del territorio, competenze e investimenti con il fine di testare soluzioni diversificate che permettano di moltiplicare gli effetti sulla qualità dell’aria e rendere la città più sostenibile e attraente. Per questo resta fondamentale la collaborazione di associazioni, organizzazioni e movimenti che attivamente si occupano di ambiente e sostenibilità, per raggiungere collettivamente gli ambiziosi obiettivi previsti dal progetto, dalla partecipazione ai monitoraggi sulla qualità dell’aria e alla progettazione di nuove infrastrutture smart per la città, in rete con alcune fra le più rilevanti realtà attive in città».

Nella foto: un momento dell’incontro di presentazione del progetto svoltosi il 22 ottobre 2020

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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