MODENA – Il Museo civico di Modena partecipa alla mostra “Fidia” che inaugura venerdì 24 novembre ai Musei Capitolini di Roma, con il prestito della lastra di marmo “dei Niobidi”, così chiamata per l’episodio mitologico scolpito in rilievo, su modello di un originale realizzato proprio dal più celebre scultore greco dell’età classica, il cui nome è legato a opere come il Partenone di Atene.
Il reperto modenese, solitamente esposto nella grande sala dell’archeologia del Museo Civico e attualmente sostituito da una copia, è stato rinvenuto nel 1971 in occasione di alcuni lavori in via Crespellani. L’opera rappresenta una delle testimonianze più preziose dell’antica Mutina, la città romana che ancora oggi “dorme” proprio sotto le strade del centro storico di Modena. È probabile che la lastra di marmo bianco, databile al I secolo d.C., in origine decorasse un monumento funerario nella necropoli che si estendeva lungo la Via Aemilia, a oriente della città. Il contesto in cui è stata ritrovata, in una necropoli più tarda, del IV – VI secolo d.C., induce a pensare che sia stata recuperata dal monumento originario e reimpiegata nuovamente.
Un indizio potrebbe essere proprio l’iconografia “funebre” del rilievo, derivante dalla mitologia greca: Apollo e Artemide che trafiggono con frecce i quattordici figli di Niobe, vendicando così la madre Latona dell’offesa ricevuta dalla donna, vantatasi della sua prodigiosa fertilità. Il rilievo, scolpito da una bottega di tradizione neoattica, è stato realizzato, appunto, su modello di un originale creato nel V secolo a. C. da Fidia. Lo scultore greco aveva infatti rappresentato questo mito su una sontuosa lastra decorante il trono di Zeus nella città di Olimpia, più volte copiata nei secoli successivi da artisti romani, e di cui l’esemplare modenese costituisce uno dei 13 rilievi orizzontali noti.
La mostra “Fidia”, fruibile fino al 5 maggio 2024, rappresenta la prima mostra romana dedicata allo scultore greco. L’allestimento è curato dalla Sovrintendenza Capitolina nelle sale espositive di Villa Caffarelli, ai Musei Capitolini, e prevede la presenza di oltre cento opere provenienti dai più importanti musei del mondo, come il British Museum di Londra, il Museo dell’Acropoli e Museo Archeologico Nazionale di Atene, i Musei Vaticani, il Metropolitan Museum of Art di New York e il Museo del Louvre di Parigi (per informazioni e prenotazioni: www.museicapitolini.org).
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