Ai Giardini pubblici la panchina gialla per l’endometriosi

92
Volontarie e volontari insieme all’assessora Pinelli per l’inaugurazione di Endopank

A Modena la prima “Endopank” per sensibilizzare sulla patologia. Presenti ieri all’inaugurazione l’assessora Pinelli, e i volontari dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte” e del gruppo Verde e panchine

MODENA – “Sediamoci sul giallo” per accendere i riflettori sull’endometriosi, una malattia che colpisce milioni di donne, eppure per troppi aspetti ancora poco nota. È apparsa nel cuore di Modena, all’interno dei Giardini pubblici la prima “Endopank” della regione.

Si tratta appunto di una panchina gialla realizzata nell’ambito della campagna promossa dall’Associazione “La voce di una è la voce di tutte” grazie alla collaborazione del Comune di Modena che ha sostenuto l’iniziativa e dei volontari del gruppo Verde e panchine.

All’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 29 dicembre, hanno partecipato l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli, la presidente nazionale dell’associaizone “La voce di una è la voce di tutte” Vania Mento, la referente per Modena Ilaria Gambi e alcune volontarie insieme ai volontari del Comitato Verde e Panchine che hanno realizzato ricostruendola interamente e verniciato la panchina.

La “Endopank”, collocata nel piazzale antistante la Palazzina Vigarani, intende contribuire a rompere il silenzio e a sensibilizzare la cittadinanza su una patologia che accomuna circa 3 milioni di donne in Italia e 176 milioni in Europa; una malattia invisibile che arreca una moltitudine di dolori, problemi e disagi, ma che presenta aspetti ancora misconosciuti per via delle difficoltà diagnostiche, della complessità della patologia, dei percorsi differenziati dal punto di vista terapeutico dato che i diversi stadi della malattia e la diversa tipologia delle pazienti richiedono approcci e trattamenti diversificati. A tutto ciò si aggiunge il fatto che i pregiudizi non aiutano a fare prevenzione e spesso la diagnosi è tardiva: tra gli 8 e i 10 anni dall’inizio dei sintomi.