Ravenna

Agrintesa inaugura la nuova cantina di Russi

La cerimonia è prevista per oggi, alle ore 10.30, in Via Faentina Nord 54. Lo stabilimento della cooperativa, associata ad Apo Conerpo e a Confcooperative, sarà uno dei poli principali per il ritiro e la lavorazione delle uve in provincia di Ravenna

RAVENNA – Ripresa dell’attività nella Cantina di Russi (RA) dopo i lavori di ampliamento e riqualificazione, promossi da Agrintesa, che hanno profondamente rinnovato e modernizzato questo importante polo romagnolo per il ritiro e la lavorazione dell’uva.

Oggi, sabato 9 settembre, alle ore 10.30, a Russi, in Via Faentina Nord 54, è infatti in programma la cerimonia di inaugurazione della nuova Cantina e dell’annesso punto vendita, che inizierà con il saluto delle Autorità, tra cui il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, per proseguire con il taglio del nastro e la visita alla struttura vitivinicola.

“Si tratta – dichiara il presidente Raffaele Drei – di uno dei siti produttivi più significativi per Agrintesa che guida la classifica italiana delle cantine cooperative di I° grado con 1.725 soci e una produzione di uva conferita superiore alle 160.000 tonnellate da cui si ottengono circa 1.400.000 ettolitri di vino (dati 2016)”.

“In occasione del suo 10° compleanno – prosegue Drei – la cooperativa faentina, che è anche leader nell’ortofrutta fresca con una produzione di 295.000 tonnellate, ha deciso di proseguire il percorso di miglioramento e specializzazione dei propri centri ‘investendo’ per una cantina più grande, più moderna ed efficiente”.

“È il risultato – sottolinea il direttore generale di Agrintesa, Cristian Moretti – di un grande lavoro di squadra che dopo appena 10 mesi dall’avvio della ristrutturazione è stato completato ed ora è a disposizione dei soci per la vendemmia in corso. Grazie a tecnologie davvero all’avanguardia, la riqualificazione della storica Cantina di Russi, dove i soci conferiscono l’uva fin dalla metà degli anni ’50, consente di ampliare sensibilmente la capacità di lavorazione e stoccaggio delle uve ottimizzandone i costi, di migliorare il livello tecnologico degli impianti e quindi gli standard qualitativi dei vini prodotti, per offrire risposte sempre più puntuali alle nuove esigenze della clientela. Il progetto ha infine previsto la realizzazione di un nuovo punto vendita e di moderni uffici nonché la ristrutturazione dei locali riservati al personale, oggi ancora più funzionali e confortevoli”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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