MODENA – Nel corso del 2020 il Comune di Modena, nell’ambito della manovra per fare fronte all’emergenza Covid, ha finanziato agevolazioni Tari per due milioni e 300 mila euro, con tre variazioni di bilancio approvate tra luglio e dicembre. Nel Consiglio comunale del 30 dicembre è stata quindi approvata la delibera sul Servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati (Sgrua) che ne consente l’applicazione concreta, sia sulla terza rata 2020 sia sulla prima rata 2021.
Presentata dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi che ha specificato che si tratta di un provvedimento tecnico, “che riassume e precisa tutte le novità sostanziali e formali relative alle tariffe Tari intervenute da luglio 2020 e le risorse utilizzate per far fronte all’emergenza Covid”, la delibera è stata approvata con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica), di Lega Modena, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia; contrario il Movimento 5 stelle.
La prima agevolazione Tari, per un valore complessivo di un milione 18 mila euro, decisa a luglio e destinata alle utenze non domestiche individuate con la delibera Arera è già stata applicata nella terza rata del 2020. L’agevolazione è finanziata attraverso il Fondo per le funzioni fondamentali del Governo a compensazione di minori entrate o maggiori spese dovute all’emergenza Covid, come l’ulteriore sconto per un milione 48 mila euro, sempre sulle utenze non domestiche, che entra in bolletta con la prima rata Tari 2021, a luglio. L’agevolazione su ogni singola utenza sarà di circa il 33 per cento dell’importo previsto. Attraverso Atersir, con il bonus rifiuti, è stata finanziata l’agevolazione Tari del valore di quasi 300 mila euro per le utenze domestiche che verrà scontata a conguaglio della Tari dovuta nel 2021.
Aprendo il dibattito, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha rilevato che la delibera “include, come da nostra richiesta, agevolazioni Tari sulle utenze domestiche per circa 270 mila euro. Ci rammarichiamo però del fatto che non sia stata recepita una disposizione inserita nella legge di conversione del Decreto Bilancio che prevede per gli enti locali la possibilità di ridurre fino al 20 per cento le aliquote delle tariffe delle proprie entrate tributarie patrimoniali”. Più in generale, Rossini ha sottolineato “la scarsità di risorse che sono state messe in campo”.
Enrica Manenti (M5s) ha sottolineato la necessità di ulteriori interventi finalizzati ad “alleggerire la Tari per famiglie e imprese, da noi sollecitati anche con una raccolta di firme e con un ordine del giorno”. Per la consigliera sarebbero state opportune azioni per le utenze domestiche al fianco “dei pochi fondi stanziati per imprese e famiglie, che, tra l’altro, arrivano da fonti esterne al Comune”. Manenti ha suggerito la possibilità di allargare il numero dei modenesi interessati dal sostegno e uno “sconto” per i cittadini che adottano l’addebito automatico delle utenze.
Per il Pd, Marco Forghieri ha messo l’accento “sulla capacità della delibera di mettere in fila gli interventi finora attivati dal Comune, a favore delle famiglie e delle imprese, che hanno rappresentato la massima quota possibile anche ai basi ai vincoli normativi”. Il consigliere ha espresso per il futuro l’auspicio di “disporre di cifre maggiori”, anche con l’obiettivo di “rendere ancora più eque le agevolazioni”. In sede di dichiarazione di voto, Antonio Carpentieri ha rilevato che “anche con questo provvedimento viene riconosciuto che le risorse sono state destinate a chi ne ha più bisogno: da una parte le attività commerciali obbligate a chiudere, mentre, per le utenze domestiche, le prime famiglie a essere sostenute sono quelle più fragili”.
Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ha espresso da un lato “delusione, perché è stata negata alle aziende la sospensione per il periodo di chiusura e la cancellazione del pagamento della Tari”, rilevando però che “è stata recepita la nostra proposta di estendere gli sconti alle famiglie, anche se sarebbe meglio che i benefici non fossero spalmati in tre parti”. Alla luce dell’emergenza, infatti, “avremmo preferito compensare subito questi soldi e lasciarli nelle tasche dei modenesi”. Giacobazzi ha specificato che il voto favorevole “nasce dal senso di responsabilità verso i cittadini”.
In sede di dichiarazione di voto, Alberto Bosi (Lega Modena) si è detto a favore della delibera: “Siamo d’accordo su una misura che riduce le tasse sia per le imprese sia per i cittadini – ha dichiarato – ma auspicavamo un’ulteriore riduzione soprattutto sulle utenze domestiche, come proposto da una nostra mozione nei mesi scorsi”.
Nel dibattito è intervenuta anche l’assessora Filippi: “Utilizzando i fondi messi a disposizione dallo Stato per il sostegno alle aziende, nel rispetto anche delle indicazioni sui codici Ateco, il Comune ha fatto il massimo possibile, consapevoli delle criticità causate dal Coronavirus e della necessità di rispondere alle difficoltà”. Per quanto riguarda le utenze domestiche, l’assessora ha ribadito la scelta di “erogare i contributi a chi ne aveva più necessità, agendo in maniera mirata”. Per questo l’azione dell’Amministrazione è stata regolata “da un principio di equità, coinvolgendo in primo luogo le utenze più fragili, già conosciute dai nostri uffici”.
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