MODENA – L’assunzione di nuovi ufficiali e agenti di Polizia locale e l’impegno per la loro formazione al fine di integrarli al meglio nelle numerose funzioni svolte dal Corpo fino all’attività di aggiornamento rivolta a tutto il personale, tra cui la formazione all’uso del defibrillatore e, accanto a queste, l’attività operativa svolta nei Quartieri, sulle strade, dai Nuclei speciali fino all’attività volontaria prestata alle popolazioni alluvionate della Romagna.
Sono alcuni degli aspetti che hanno più caratterizzato la Polizia locale di Modena nel 2023 emersi durante la festa del 164esimo anniversario della fondazione del Corpo.
Le celebrazioni si sono svolte nella mattinata di lunedì 27 maggio nel piazzale antistante il Comando, intitolato al primo comandante della Polizia locale di Modena, Gino Montipò. Dopo lo schieramento del Corpo, passato in rassegna dal sindaco di Modena e dal comandante, è intervenuta la prefetta Alessandra Camporota.
Erano presenti autorità civili, militari e religiose, tra cui il procuratore della Repubblica Luca Masini, il vicario don Giuliano Gazzetti in rappresentanza del Vescovo, il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro, la questora Donatella Dosi, i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri Antonio Caterino, della Guardia di Finanza Gianluca Capecci, il vicecomandante dell’Accademia militare di Modena colonnello Giuseppe Vecchia e rappresentanti dei Corpi di Polizia Locale della provincia, oltre che di associazioni e gruppi di volontariato che collaborano con la Polizia locale.
Vigilanza e vicinanza alla città, così come l’essere per i cittadini un esempio e un incoraggiamento alla solidarietà sono i concetti cardine che l’attività del Corpo intende esprimere, sottolineati dal comandante Roberto Riva Cambrino, accanto alla proficua collaborazione con Istituzioni, Forze dell’ordine, corpi di Polizia locali della provincia, associazioni di volontariato e gruppi di Controllo di Vicinato.
Una pagina speciale è stata dedicata, nell’anno trascorso, al servizio presso le popolazioni alluvionate della Romagna: Modena è stato uno dei 40 Comuni che si sono attivati e ha fornito un ventesimo del contingente impiegato: 29 operatori, uomini e donne, che si sono alternati in cinque turni settimanali su tre siti differenti. L’attività è stata riconosciuta anche nel consueto conferimento dei riconoscimenti scritti agli agenti che si sono particolarmente distinti nell’attività svolta.
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