Ferrara

Adozione della seconda variante al Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune di Ferrara

Presentazione mercoledì 20 giugno 2018 alle 12, in residenza municipale alle associazioni e ordini di categoria

FERRARA – L’adozione della 2.a variante al Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune di Ferrara, approvata martedì 12 giugno 2018 dalla Giunta comunale, è stata discussa lunedì 18 giugno in Commissione consigliare, per poi essere presentata nel prossimo Consiglio comunale utile.

Mercoledì 20 giugno 2018 alle 12, nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà una presentazione per le Associazioni di categoria, gli Ordini professionali e i Collegi.

Il Regolamento Urbanistico Edilizio è lo strumento di attuazione del Piano Strutturale Comunale che ha il compito di disciplinare l’attività edilizia in generale e le trasformazioni urbanistiche negli ambiti consolidati e nel territorio rurale, gli interventi diffusi sul patrimonio edilizio esistente nel centro storico e negli ambiti da riqualificare, gli interventi negli ambiti specializzati per attività produttive e le modalità di intervento su edificio e impianti per l’efficienza energetica.

Il RUE del Comune di Ferrara è stato approvato nel 2013, con una prima variante approvata nel 2015.

Questa seconda variante, in continuità con le politiche adottate negli ultimi anni anche attraverso i Piani Operativi Comunali, si concentra sulla promozione delle attività economiche, agevolandone l’insediamento, l’ampliamento o il trasferimento, e sulla realizzazione degli interventi di recupero edilizio, riqualificazione e rigenerazione urbana.

In particolare, vengono recepite le proposte pervenuta da privati rivolte alle attività economiche, che non hanno trovato soluzione nei precedenti Piani Operativi Comunali, ma riconducibili alle medesime finalità. Viene prestata specifica attenzione alle esigenze delle attività economiche insediate, riservando ad esse apposite quote di ampliamento una tantum. Più in generale, in questa fase economica caratterizzata da interventi edilizi dimensionalmente ed economicamente più contenuti rispetto al passato, la variante è tesa a rendere più flessibile la disciplina del territorio, al fine di agevolare gli interventi minori sotto il profilo procedurale, consentendone l’attuazione diretta e senza necessità di inserimento nel Piano Operativo Comunale ove non vi siano modifiche sensibili ai carichi urbanistici.

Con un primo recepimento della nuova Legge regionale urbanistica (in vigore da gennaio 2018), vengono previste agevolazioni per gli usi temporanei, che possono costituire importanti elementi di innesco dei processi di rigenerazione delle parti dismesse della città.

In Centro storico si ritiene possibile, al fine di agevolare il riuso dei piani terra e la rigenerazione delle vie commerciali, ammettere l’utilizzo delle vetrine esistenti anche per uffici e studi professionali, fermo restando il divieto di trasformazione in autorimesse e fatte salve eventuali limitazioni alle attività insediabili stabilite da provvedimenti volti a tutelare i beni culturali e/o le aree di particolare pregio storico, artistico e paesaggistico. Più in generale, con il recepimento delle recenti innovazioni legislative regionali, vengono agevolati i mutamenti di destinazione d’uso fra diverse attività economiche, assecondando così le necessità di trasferimento delle stesse all’interno del territorio comunale.

Particolare attenzione viene rivolta al tema del superamento e non creazione di barriere architettoniche, rafforzando il rimando, contenuto nelle Norme Tecniche di Attuazione, alle norme di settore e precisandone il campo di applicazione.

Sotto il profilo ambientale e dell’adattamento climatico, la variante rafforza le norme sulla gestione delle acque meteoriche, rendendo obbligatorio il loro recupero o infiltrazione in falda per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni di interi edifici ad uso residenziale o ricettivo, e introduce l’obbligo di realizzare aree verdi e alberature all’interno dei parcheggi, al fine di attenuare le isole di calore da essi generate.

La variante recepisce inoltre le normative statali e regionali sopravvenute, semplificando le Norme Tecniche di Attuazione.

Viene recepito nel Quadro Conoscitivo un importante lavoro di riordino e rielaborazione critica della enorme mole di conoscenze sull’assetto geologico e geomorfologico del territorio maturata a partire dalla classificazione del Comune in zona sismica.
Mediante una convenzione di ricerca, stipulata tra il Comune di Ferrara e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, con responsabile scientifico il prof. Marco Stefani, è stata realizzata una nuova carta geologica di superficie e dei primi 30 metri di sottosuolo del territorio del Comune di Ferrara. Nell’ambito della ricerca sono stati coordinati e messi a sistema tutti i dati disponibili e, in particolare, quelli presenti nella banca dati regionale e quelli rilevati nel corso della formazione del PSC, del RUE, del POC e della micro zonazione sismica, realizzando così un rilevamento geologico di dettaglio di tutto il territorio comunale e la ricostruzione di profili geologico-stratigrafici nei primi 30 m di sottosuolo.
Ciò consente di mettere a disposizione della comunità un importante patrimonio di conoscenze, fornendo nuovi elementi utili alla comprensione ed alla mitigazione dei rischi ambientali che interessano il territorio di Ferrara, come effetti di sito dovuti a sismi,
inquinamento delle falde idriche sotterranee ma anche pericoli da esondazione fluviale, e offrendo i fondamenti per una migliore interpretazione ed interpolazione spaziale dei caratteri geologici, geotecnici e geofisici del sottosuolo e per la ricostruzione dell’evoluzione ambientale di questa area di bassa pianura alluvionale.

Tra le modifiche cartografiche della presente variante, si segnalano due interventi che recepiscono specifiche proposte riservate alle attività economiche e che hanno dato luogo ad accordi con i privati:
– la riqualificazione area ex Marechiaro in via Ravenna – la proposta prevede la sostituzione dell’edificio dismesso e degradato esistente con una struttura commerciale medio piccola, al posto delle residenze originariamente previste;
– l’ampliamento distributore carburanti in Mizzana, via Traversagno – la proposta prevede l’ampliamento e riqualificazione dell’impianto esistente, con la realizzazione di fasce verdi di mitigazione e di un percorso pedonale di connessione fra l’area di verde pubblico adiacente e la via Modena.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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