Dal Comune passa la proprietà dei 7 chilometri e 590 metri fino a ora gestiti direttamente. Bosi: “Si razionalizza, controlleremo gli interventi di manutenzione”
MODENA – Sarà affidata ad Anas tutta la tangenziale di Modena, razionalizzando gestione e manutenzione dell’infrastruttura che rappresenta una delle arterie di interesse nazionale inserite nell’accordo tra Regione Emilia-Romagna e Governo che prevede anche la riclassificazione e il passaggio alla società di gestione stradale di 127 chilometri di strade provinciali annunciato nei giorni scorsi.
Il Comune di Modena trasferirà la prossima settimana la proprietà dei due tratti di tangenziale attualmente a gestione comunale, complessivamente 7 chilometri e 590 metri, che corrispondono a tangenziale Pasternak e tangenziale Carducci (dalla Nuova Estense all’innesto con tangenziale Pirandello, già a gestione Anas) e alla tangenziale Mistral (dalla tangenziale Pirandello alla Modena – Sassuolo), mantenendo la responsabilità solo della manutenzione del verde, l’anello interiore, della cosiddetta rotatoria Grappolo, all’intersezione tra la tangenziale e la Vignolese.
Anche la gestione dell’autovelox collocato in un tratto della tangenziale Carducci, in direzione Bologna, rimane affidata al Comune di Modena.
“L’accordo rientra nel piano nazionale del 2019 relativo alle reti stradali – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi – e analoghi accordi sono stati sottoscritti in diverse regioni. Per il Comune, con il passaggio della tangenziale ad Anas, oltre a razionalizzare la gestione, si riducono gli oneri della manutenzione straordinaria e quelle risorse potranno essere utilizzate in altre aree della città. Ovviamente siamo impegnati a controllare che Anas garantisca le manutenzioni e gli investimenti necessari che, per i prossimi anni, sono state stimati in diversi milioni di euro”.
Nelle scorse settimane i tecnici hanno svolto sopralluoghi su tutta l’infrastruttura che ha una larghezza di 20 metri e, quindi, una superficie complessiva di circa 151 mila e 800 metri quadri. Solo per gli interventi di risanamento della fondazione (dal conglomerato bituminoso del cosiddetto strato “tout venant”, fino al binder e al tappeto di asfalto) il valore dell’intervento si aggira sui 4 milioni e mezzo di euro, mentre un altro milione e mezzo è ipotizzabile per il guardrail e un milione per la realizzazione di nuove barriere antirumore. A queste cifre si aggiungono altri interventi per gli sfalci del verde, la segnaletica orizzontale e i futuri nuovi lavori di manutenzione straordinaria dei ponti e dei cavalcavia, dopo quelli già realizzati dal Comune, per almeno due milioni di euro.
Ogni anno il Comune di Modena investe circa 600 mila euro per la manutenzione della tangenziale e altri 200 mila euro sono le risorse riferite alla tangenziale che riguardano il Piano neve sul quale, comunque, continuerà il coordinamento tra Anas e Comune.