Bologna

ABABO Art Week 2024 dall’1 al 4 febbraio all’Accademia di Belle Arti di Bologna

BOLOGNA – Dal 1° al 4 febbraio, l’Accademia di Belle Arti di Bologna propone una nuova edizione di ABABO Art Week, calendario di appuntamenti sviluppato nell’ambito di ART CITY Bologna, programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali, promosso da Comune di Bologna e BolognaFiere in occasione di Arte Fiera.

ABABO Art Week 2024 include eventi espositivi e performativi e conferenze, tra cui la terza edizione del ciclo di incontri ARTalk CITY, il progetto partecipativo Voglio essere l’ultima e l’annuale appuntamento con la Giornata di Studio sul restauro del Contemporaneo, mentre le opere delle studentesse e degli studenti occuperanno uno stand dedicato ad Arte Fiera.

Dopo il grande successo di pubblico della prime due edizioni, torna il fortunato ciclo di incontri ARTalk CITY, organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Bologna per approfondire le poetiche di alcuni dei protagonisti dell’edizione 2024 di ART CITY Bologna. Coordinato da Maria Rita Bentini, il programma è previsto dal 1 al 4 febbraio alle ore 10 in Aula Magna: Ludovica Carbotta, Luca Monterastelli, Greta Schödl e Virgilio Sieni si racconteranno in prima persona a partire dal progetto artistico concepito per ART CITY Bologna 2024, in dialogo con i rispettivi curatori e con docenti dell’Accademia. I video promo degli incontri sono a cura di Veronica Santi, e realizzati in collaborazione con studentesse e studenti del Corso di Linguaggi del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Accademia di Bologna.

Anche quest’anno, l’Accademia di Belle Arti di Bologna sarà presente dal 2 al 4 febbraio all’interno di Arte Fiera con uno stand (Padiglione 26 / Stand B90) dedicato alle opere di sei studentesse e studenti dei Bienni di specializzazione in Pittura Arti Visive (Carlotta Amanzi e Gaia Terranova), Scultura (Sara Cortesi), Fotografia (Luca Finotello), Decorazione per l’architettura (Yuxin Shi), Grafica d’arte (Yasamin Marzooghfahrani). Il progetto, dal titolo The uncanny effect, a cura di Marinella Paderni, indaga poeticamente quelle sensazioni tra il misterioso, lo stupore, il perturbante, l’inquieto che il rapporto con il mondo attuale – definito dalla somiglianza tra umano e macchina, natura e in-naturale – produce nelle persone influendo sulla percezione della realtà. Il Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’arte partecipa con un contributo importante nel raccontare al pubblico le opere selezionate.

Venerdì 2 febbraio, l’Accademia organizza, in collaborazione con IGIIC (Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation), la tradizionale giornata di Studio sul Contemporaneo, giunta quest’anno alla nona edizione. L’appuntamento, dal titolo La lacuna nell’arte contemporanea. Edizione zero. Problematiche, orientamenti, soluzioni, si svolgerà negli spazi del Teatro dell’Accademia e vedrà confrontarsi curatori, restauratori, artisti ed esperti di tecnologie attinenti al settore. Per maggiori informazioni, visitare il sito www.igiic.org.

Sabato 3 febbraio, in occasione dell’ART CITY White Night, l’Accademia di Belle Arti di Bologna invita il pubblico nel suggestivo spazio settecentesco dell’Aula Magna, ad assistere all’allestimento scenico Voglio essere l’ultima. Voci contro la violenza, una serie di letture tratte dal libro Ferite a morte di Serena Dandini, con la partecipazione e un contributo inedito di Alessandro Bergonzoni e in collaborazione con Gianluca Costantini. Personalità protagoniste nei più diversi ambiti, dalla politica all’arte dal mondo economico a quello culturale della città di Bologna, insieme a studentesse, studenti e docenti,  interpreteranno le voci di donne “ferite a morte”, esprimendo con questa azione il proprio impegno contro la violenza verso le donne (repliche alle ore 21, 22, 23 e ingresso libero fino a esaurimento posti).

Lo stesso giorno alle ore 15, in Aula Magna è previsto l’incontro Palazzo Bentivoglio in Accademia, con lo storico dell’arte Tommaso Pasquali, curatore della mostra Felicissimo Giani, l’artista Davide Trabucco, curatore del progetto garage BENTIVOGLIO, Agostino Iacurci e Davide Fabio Colaci.

Studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna saranno inoltre coinvolti attivamente in diversi progetti di ART CITY Bologna, tra cui: il ciclo di lezioni sul gesto Atelier Morandi – Palestra Auratica e la performance Elegia Luminosa del danzatore e coreografo Virgilio Sieni, che verrà presentata dal 1 al 4 febbraio al Teatro Comunale di Bologna; il reenactment di tre storiche performance di Greta Schödl, programmate sabato 3 febbraio alle ore 12.30 in Piazza Maggiore nell’ambito della mostra personale Il tempo non esiste della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; la mostra Salvati presso Palazzo Malvezzi, sede della Città Metropolitana di Bologna, organizzata dall’Istituzione Villa Smeraldi, Museo della Civiltà Contadina di Bentivoglio, in collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, nell’ambito del progetto DiramAzioni (dal 2 al 4 febbraio); la quarta edizione di Corneraholic, che propone uno sguardo inedito sulla Collezione di Geologia del Museo Giovanni Capellini di Bologna (dal 1 al 4 febbraio); la collettiva it rains, it snows, it paints presso Zu.Art giardino delle arti di Fondazione Zucchelli, che avrà come protagonisti tutti i giovani talenti dell’Accademia insigniti dei Premi Zucchelli 2023 (dal 1 febbraio al 25 luglio, opening 2 febbraio ore 18); la performance tra arte e moda con tableau vivant in occasione dell’opening della mostra Una camicia in-solita. Storia del brand Emmanuel Schvili presso il Complesso del Baraccano, sede del Quartiere Santo Stefano (2 febbraio ore 18); Concert for a Dress, grande opera collettiva attraverso l’utilizzo di tecniche di upcycling e riuso di The Crossing Threads Project presso Palazzo Fava Marescotti, sede del comitato provinciale della Croce Rossa (dal 29 gennaio al 4 febbraio, opening 30 gennaio, ore 18); la mostra Taking care allestita nello spazio pubblico attorno a via Marzabotto, organizzata da Attitudes_Spazio alle arti in collaborazione con il Quartiere Porto-Saragozza e con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (dal 27 gennaio al 4 febbraio).

Giovedì 1 e venerdì 2 (dalle ore 9.30 alle 19), sabato 3 (dalle 9.30 alle 16.30 e dalle 20 alle 24), domenica 4 febbrario (dalle 9.30 alle 13.30) l’Accademia di Bologna apre le sue porte al pubblico, che potrà visitare la mostra Il Restauro del Moderno. Tutela e Valorizzazione – Il Teatro Didattico dell’Accademia di Belle Arti, a cura di Elisa Tranfaglia e Open Project, allestita nell’Ala Collamarini.

Accademia di Belle Arti di Bologna

Via delle Belle Arti, 54, Bologna
www.ababo.it

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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