La location non è stata scelta a caso visto che proprio a San Mauro Mare, nell’ormai lontano 2003, presero forma i primi versi e le prime note di quella che sarebbe diventata, negli anni a venire, una canzone di grande successo dichiarata, non a caso, “patrimonio culturale del dialetto della regione Emilia Romagna”.
All’evento pubblico interverrà lo scrittore poeta Gianfranco Gori autore della prefazione del libro che, per l’occasione, dialogherà sul palco con Betobahia. Annunciata la presenza anche della poetessa sammaurese Caterina Tisselli che ha contribuito al libro con una personale introduzione.
Durante la serata sarà presentato anche il nuovo Cd contenente 24 brani dal titolo “Forza Emilia Romagna. Tin Bota!!” che include proprio l’omonima canzone che Beto ha scritto di getto – col grande cuore di un vero romagnolo – nei giorni tristi della catastrofica alluvione in Romagna.
Durante la presentazione verrà anche messo in vendita il libro e il ricavato della vendita sarà devoluto in beneficenza per i territori romagnoli colpiti dall’alluvione dello scorso 16 maggio.
La serata proseguirà poi con il grande spettacolo del gruppo brasiliano carioca “Dance Ballet” che proporrà un medley di musiche e balli brasiliani per un coinvolgente viaggio musicale tra i ritmi e folklore della cultura verdeoro.
“Ciapa la galeina” è un libro fresco e solare, nello stile del suo autore, arricchito da foto a colori. Un libro che racconta la genesi di un brano da ballo dialettale ormai entrato ad honorem nella storia della musica romagnola.
Un libro per celebrare i 20 anni di “Ciapa la Galeina”, il brano in dialetto romagnolo più famoso nel mondo scritto e musicato da Alberto Pazzaglia, al secolo Betobahia.
Il re dei tormentoni estivi, originario di San Mauro Mare, ha scritto e lanciato la famosa canzone filastrocca “latino-romagnola” nel 2003 . Poi nel 2014 la canzone è stato dichiarata – con tanto di certificazione – “Patrimonio Culturale del Dialetto della Regione Emilia Romagna”.
La hit è diventata negli anni un vero e proprio brano cult, una sorta di inno nazionale della nostra musica folkloristica rivisitata in chiave moderna. Non a caso, il brano è stato utilizzato in molte scuole dell’infanzia come contenuto didattico per mantenere vivo il nostro dialetto in questi tempi di globalizzazione culturale.
Per Beto si tratta della seconda fatica letteraria dopo che, nel 2016, aveva scritto “Ciapa la galeina – Missione Romagna, viaggio artistico fra Italia e Brasile” (Nuanda editrice), una sorta di sua biografia artistica con prefazione del giornalista del Tg5 Gianluigi Armaroli.
Il nuovo libro “Ciapa la Galeina” (20° anniversario) racconta le genesi del brano (dall’ispirazione al primo coccodè), ma anche alcune tappe inedite della vita passata e presente di Betobahia. Dal suo ultimo viaggio in Brasile nella magia della “Praia da Sereia” all’amore per il dialetto romagnolo (“molto più di una lingua”), dai ricordi delle ospitate in Rai ai celebri record da Guinness fino ad alcune pagine mai raccontate della sua vita, come gli anni tragicomici della naia, i racconti spassosissimi della sua giovinezza nei circoli di San Mauro fino ai giorni nostri quando, in piena pandemia, una sua canzone – “Splendido Natale” – venne suonata addirittura nell’omelia natalizia davanti al Papa Francesco.
E tra le pagine di un racconto che sgorga rapido ed emozionante, non potevano mancare alcuni personaggi iconici della Romagna di ieri e di oggi, come il mitico “Baccano”, ma anche il nonno Vanin D’Gegar, l’influencer Massimo Pazzaglini o il mitico Duilio, l’ultimo dei “cuccadores” delle spiagge romagnole.
Ma la grande protagonista del libro è ovviamente la canzone editata dalla casa discografica Baccano di Savignano sul Rubicone che, in questi 20 anni, ha dichiarato oltre 700.000 copie stampate fra cd originale, compilation e cover.
Per rendere omaggio ai vent’anni di “Ciapa la Galeina” si sono scomodati anche tanti personaggi della Romagna, artisti, poeti e giornalisti. La prefazione è firmata dall’artista scrittore Gianfranco Gori, ma il libro è anche arricchito dalle dediche del poeta scrittore ravennate Paolo Gambi, dalla poetessa di San Mauro Mare Caterina Tisselli, dal cavalier Giorgio Magnani e dallo scrittore giornalista sportivo Flavio Bertozzi.
Alberto Pazzaglia è anche bagnino di salvataggio della Coop Levante di Cesenatico e svolge servizio sulla spiaggia di Viserba di Rimini al bagno Kalima 17, dove l’estate scorsa si è distinto per alcuni salvataggi intrepidi e spettacolari che gli sono valsi il premio ufficiale della FIN (sez. Salvamento).
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