MODENA – Identità di genere e identità sessuale attraverso narrazioni e storie di vita. È questo il tema della conversazione con Francesca Vecchioni e Maria Cantiello, primo appuntamento del ciclo “Libertà è un *” in programma sabato 30 ottobre, alle 17, nella sala Oratorio di Palazzo dei Musei (in largo Sant’Agostino). La partecipazione è libera, nel rispetto delle norme anti Covid e con obbligo di Green pass.
La rassegna, promossa dalle Biblioteche e dall’Archivio storico del Comune di Modena, indaga il tema dell’identità di genere attraverso incontri con scrittori, docenti, fumettisti ed educatori e si colloca nella cornice delle due mostre “Rompete le righe! Il genere come stereotipo” e “Farfalle di velluto. Viaggio nell’Indonesia transgender” inaugurate nel corso del Festival Filosofia dedicato alla libertà e visitabili per tutto l’autunno.
Il primo appuntamento indaga, appunto, l’identità di genere a partire dall’ultimo libro di Francesca Vecchioni “Pregiudizi inconsapevoli. Perché i luoghi comuni sono sempre così affollati” (Mondadori 2020). Vecchioni, che ha fondato e presiede l’associazione Diversity che svolge attività di contrasto a tutte le discriminazioni, dialogherà con Maria Cantiello che fa parte dell’associazione Modena Fluida e collabora con il Crid, Centro di ricerca interdipartimentale su discriminazione e vulnerabilità di UniMoRe.
“Libertà è un *” proseguirà giovedì 2 dicembre alle 18 con Maya De Leo, docente di Storia dell’omosessualità all’Univesità di Torino, mentre sabato 18 dicembre, alla biblioteca Delfini, sarà la volta dei fumettisti Cristina Portolano e Noah Schiatti. Sempre alla Delfini, sabato 15 gennaio si tiene la conversazione per genitori, bibliotecari, insegnanti ed educatori sul tema del corpo e la sessualità all’interno dei libri illustrati. L’incontro, previsto in due repliche al mattino e al pomeriggio, è guidato da Elena Fierli, educatrice, e Deborah Soria, libraia.
Parte del progetto dedicato alla libertà sono anche le due esposizioni: “Rompete le righe” è una mostra documentaria nella quale carte, testi e immagini testimoniano come la cultura dominante abbia imposto una distinzione netta di ruolo tra uomo e donna, alimentando stereotipi difficili da superare. La mostra è allestita all’Archivio storico ed è aperta fino al 7 gennaio 2022, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. La visita è su prenotazione (info.archivio.storico@comune.modena.it).
Allestita alla biblioteca Poletti, la mostra “Farfalle di velluto” espone le opere della fotografa documentarista Elisabetta Zavoli che tra il 2012 e il 2018 ha vissuto a Giacarta dove ha documentato la vita della comunità della waria, maschi alla nascita che si considerano uomini con l’anima femminile. La mostra si può visitare alla Poletti fino al 12 febbraio 2022, il lunedì dalle 14.30 alle 19; dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19; il sabato dalle 8.30 alle 13. Su prenotazione (biblioteca.poletti@comune.modena.it).
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