Domenica 10 marzo deposizione di corone nel 79° anniversario. Per rappresaglia furono uccisi dieci partigiani. Partecipano anche i ragazzi delle scuole
MODENA – I Comuni di Modena, Bomporto e Nonantola domenica 10 marzo, alle 10.30, insieme ai Comitati comunali permanenti per la memoria e le celebrazioni, commemorano a Navicello l’eccidio nazifascista compiuto nel 1945 quando per rappresaglia vennero uccisi dieci partigiani.
Nel 79° anniversario la cerimonia viene aperta dalla sindaca di Bomporto Tania Meschiari. Intervengono Alves Monari, del direttivo Anpi provinciale, e Javier Santuzzi, il sindaco del Consiglio dei ragazzi dell’Istituto comprensivo 1 Bomporto-Bastiglia, con la presenza di diversi alunni della scuola.
Partecipano anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi. La manifestazione si svolge nel piazzale di fronte al monumento ai Caduti dove verranno deposte le corone.
La rappresaglia del ponte di Navicello, che vide la morte di dieci partigiani il 9 marzo 1945, fu compiuta per la scomparsa di due soldati tedeschi nella fase finale della guerra. Il comando tedesco, con la collaborazione della Brigata nera di Nonantola, organizzò prima un esteso rastrellamento e mise poi in atto la vendetta. Nella rappresaglia furono uccisi Quinto Bozzali, Agostino Ferriani, Ivaldo Garuti, i fratelli Pietro e Valentino Gasparini, Renzo Grenzi, Huber Panza, Fabio Pellacani, Eugenio Tavoni, e Angelo Zambelli.
Il monumento di Navicello ricorda anche il sacrificio di un altro partigiano, Ivaldo Vaccari, medaglia di bronzo al valor militare, che venne fucilato il 27 marzo del 1945 dopo aver sopportato per giorni le torture dei nazisti senza rivelare l’identità dei compagni della Brigata Walter Tabacchi in cui militava.