A Modena il 1522 per prevenire i matrimoni forzati

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«Per amore, non per forza»

MODENA – Si terrà il 14 maggio alle ore 10 presso la Città dei ragazzi di Modena, in via Tamburini 96, il seminario sui matrimoni forzati intitolato “Per Amore, non per forza. Come prevenire i matrimoni forzati e riscoprire la dignità della donna”, promosso da una cordata di organizzazioni delle diocesi di Modena-Nonantola, di Carpi e di Reggio Emilia- Guastalla.

Il seminario è organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con Differenza Donna, ente gestore del numero antiviolenza e antistalking 1522, e si inserisce tra le iniziative del progetto MIRIAM. Free migrant women from GBV finanziato dall’Unione Europea. Il percorso ha la finalità di promuovere competenze per identificare tempestivamente le donne vittime di violenza attraverso: momenti di formazione di volontari, di operatori di servizi a bassa soglia e di assistenti sociali; un coordinamento adeguato delle segnalazioni; lo scambio di buone prassi tra organizzazioni specializzate; una campagna di sensibilizzazione che sarà lanciata nei prossimi giorni per coinvolgere i giovani e le comunità etnico-religiose.

Si tratta di una narrazione diversa di un fenomeno che ha più volte colpito la terra emiliana. Il seminario ha come focus da una parte le storie in cui ragazze e donne vittime di matrimoni forzati hanno trovato un valido supporto per uscirne, e dall’altra il contributo delle fedi e gli aspetti educativi che possono far emergere il valore della donna nelle diverse culture e religioni. Puntando dunque sulla prevenzione, emerge la centralità della dignità della persona umana perchè le nuove generazioni possano vivere un sano equilibrio tra maschile e femminile.

Nella prima parte dell’evento, dopo i saluti dell’amministrazione comunale di Modena, i giornalisti Benedetta Bellocchio e Paolo Tomassone daranno voce ad alcune esperienze di rinascita, ovvero di donne e ragazze che sono state sostenute da operatrici specializzate e professionisti del settore sanitario e della scuola. In particolare, significativo l’intervento di Chiara Spampinati, assistente sociale e referente del numero nazionale antiviolenza 1522. Nella seconda parte oltre alle riflessioni di esperti delle comunità islamiche, grazie alla collaborazione dell’UCOII, ci sarà la testimonianza di don Giordano Goccini parroco di Novellara — dove furono perse le tracce della giovanissima Saman Abbas il 30 aprile 2021 —, per anni referente della pastorale giovanile regionale e sempre attento all’importanza dello spazio educativo, interculturale e interreligioso rappresentato dagli oratori.

L’evento è in fase di accreditamento presso l’Ordine degli assistenti sociali dell’Emilia-Romagna.

L’ingresso è gratuito.
Iscrizione obbligatoria all’indirizzo: progettomiriam@apg23.org