Il progetto della multiutility, in collaborazione con l’Associazione Noi Giovani, ha trasformato quattro cabine elettriche e sette cabine del gas in altrettanti punti di riferimento per i cittadini
IMOLA (BO) – Si è conclusa a Imola la seconda edizione di T.a.g., Torre Arte e Graffiti, il progetto per la rigenerazione artistica di cabine elettriche e gas nella città, promosso da Inrete Distribuzione Energia – la società del Gruppo Hera che gestisce la distribuzione di gas ed energia elettrica in Emilia-Romagna, con la collaborazione dell’associazione culturale imolese Noi Giovani.
Tra fine 2019 e inizio 2020 la trasformazione in opera d’arte urbana ha riguardato questa volta sette cabine del gas e quattro cabine elettriche, tre delle quali hanno completato il percorso ciclopedonale cittadino lungo il fiume Santerno, iniziato nel 2018 con le prime otto torri realizzate.
In questi anni ha preso quindi forma e concretezza una vera e propria galleria d’arte all’aria aperta nella città: su ciascuna cabina del Gruppo Hera hanno dipinto, anche in questa edizione, giovani artisti locali, nazionali e internazionali, che con i loro diversi stili hanno regalato ai cittadini un itinerario artistico, con opere capaci di raccontare una storia legata al contesto in cui sono inserite.
Un impegno per la rigenerazione urbana, quello di Inrete, non scontato, per una società che opera nel campo dell’energia, ma che trova radici nel supporto che Hera da sempre fornisce alle attività di valorizzazione del territorio; radici ancora più forti in questo caso, perché il progetto è nato all’interno di Inrete stessa da un’idea di giovani tecnici, ha avuto l’assenso di Con.Ami. proprietario delle strutture, ed è stato poi sviluppato e realizzato insieme all’associazione Noi Giovani.
Gli artisti al lavoro e tante storie da raccontare
Tanti gli artisti al lavoro, fra questi Alleg, Giorgio Bartocci, James Boy e Monograff, Luogo Comune, Mr Thoms di Roma, Andrea Buscaroli (Imola), Alessandro Suzzi (Trani), ExitEnter (toscano). Anche in questa edizione, si sono alternati differenti stili e rappresentazioni. Alcune opere, infatti, sono state realizzate in chiave astratta (lettering, graffiti, etc), per altre invece si è utilizzato un linguaggio più figurativo (di realismo, street art).
Per ogni cabina elettrica e del gas sono stati scelti un tema e un artista responsabile dell’intervento. Il direttore artistico del progetto, Cesare Bettini, ha fornito a ogni street artist una documentazione completa con informazioni, foto, video e testimonianze relative alla zona, garantendo al progetto completezza e uno stretto legame con il territorio e le sue tradizioni.
Le cabine coinvolte
Le quattro cabine elettriche coinvolte in questa seconda edizione del progetto si trovano in via Pirandello (all’interno dell’area che ospita le giostre), in via San Pietro in Pitolo (nei pressi dell’incrocio tra via Santa Lucia e via Pirandello), in via S. Agostino (nei pressi della rotonda tra via Pirandello, via S. Benedetto e via S. Agostino) e in via 1° Maggio sulla rotonda con via Mattei.
Le 7 cabine del gas invece sono situate lungo via Oriani (vicino al palazzetto dello sport), in via Saffi (all’altezza dell’incrocio con via S. Agostino), in via Aspromonte di fronte allo Zoo Acquario, in via 1° Maggio (sulla rotonda con via Mattei), in via Cavour (all’incrocio con via D’Azeglio), in viale Rivalta (incrocio via Mazzini, nei pressi della scuola materna) e in via Marconi (di fronte civico 93 vicino al campo da calcio di via Pambera).
Prosegue il connubio tra arte e tecnologia
“Il connubio tra arte e tecnologia a cui abbiamo dato vita nel 2018 con il progetto T.a.g. ci è piaciuto molto – commenta Alessandro Baroncini, Amministratore Delegato di Inrete -, tanto che abbiamo deciso di estenderlo in questa seconda edizione del progetto appena terminato anche alle cabine gas. Una rivoluzione esterna che procede in parallelo all’ammodernamento e all’innovazione costante che caratterizza la gestione delle reti. Da segnalare in particolare l’evoluzione tecnologica che stiamo gradualmente implementando alle cabine elettriche di Imola che favorirà la riduzione dei tempi di intervento e di ripristino dell’alimentazione, migliorando il servizio ai clienti”.
Nel Comune di Imola Inrete Distribuzione Energia gestisce la distribuzione dell’energia elettrica. Sono oltre 819 i km di rete in bassa tensione e 418 quelli in alta tensione gestiti, circa 55 mila i contatori presenti e più di 600 le cabine elettriche gestite.
“Il progetto T.A.G ha avuto dei riscontri molto positivi, perché si è dimostrato un sistema innovativo – e in chiave artistica- per fare manutenzione e valorizzare il patrimonio del Gruppo Hera. Rilevante è stata anche la partecipazione che ha suscitato fra i residenti dei quartieri interessati e dei cittadini in generale – spiega il presidente di Noi Giovani, Vincenzo Rossi -. La nostra associazione è davvero felice di aver trasformato Imola in un “museo a cielo aperto”, dotato di siti artistici che potranno essere esplorati nel corso di visite guidate o ammirati durante una passeggiata. Speriamo che, insieme ad Hera, il progetto TAG si possa diffondere, oltre che a Imola, anche in altre città d’Italia”.
Dettaglio delle singole opere
L’itinerario artistico
1) Cabina elettrica in via Pirandello – Il circo di Luogo Comune
L’intenzione dell’opera è quella di omaggiare una particolare area urbana di Imola, che negli anni è stata teatro di numerosi eventi pubblici: dalle Feste dell’Unità, al circo. L’artista, Luogo Comune, ha raffigurato – con tonalità sgargianti- proprio alcuni caratteri del circo, analizzandolo non solo per i suoi aspetti positivi ma muovendo anche una critica al sistema di sfruttamento degli animali vivi e al loro continuo maltrattamento, ispirandosi al celebre episodio della giraffa che scappò dal circo 5 anni fa.
2) Cabina elettrica in via San Pietro in Pitolo – La mobilità sostenibile di Alleg
La cabina dipinta dall’artista Alleg, si trova lungo una pista ciclabile e per questo il tema ritratto è quello delle biciclette e della mobilità sostenibile più in generale. La realizzazione si ispira ai tratti di un tipico sussidiario delle scuole elementari, questo per sottolineare la semplicità, ma allo stesso tempo il valore, di una scelta individuale che contribuisce a ridurre la presenza di automezzi sulle nostre strade.
3) Cabina elettrica in via S. Agostino- Omaggio a Sartelli di Giorgio Bartocci
Giorgio Bartocci, con il suo dipinto in via S. Agostino, ha voluto omaggiare la vita e il lavoro dell’artista imolese Germano Sartelli, rievocando direttamente i colori e la matericità tipica delle sue opere, uniti a un concetto fluido, contemporaneo, proprio delle sue realizzazioni. Al centro della rotonda vicina alla cabina, infatti, è collocata proprio una nota scultura di Sartelli.
4) Cabina elettrica in via 1° Maggio – Ripensare i rifiuti secondo Mr Thoms
Mr Thoms ha ragionato sul paesaggio in cui si trova la cabina, l’area industriale imolese, e sui temi di ecologia e rifiuti. Il rifiuto è elevato a materiale stesso di costruzione e va ad occupare interamente la superficie della torre, sostituendosi al mattone. Quest’opera vuole dirci che con i rifiuti realmente è possibile ricostruire, anche trasformando le proprie città.
5) Cabina gas in via Oriani – La natura di Andrea Buscaroli
L’artista imolese Andrea Buscaroli si è occupato della cabina in via Oriani, che si inserisce idealmente lungo il percorso ciclopedonale lungofiume della parallela Via Graziadei. Qui sono posti in primo piano gli elementi della vegetazione circostante.
6) Cabina gas in via Saffi – Il valore del donare di Alessandro Suzzi
Alessandro Suzzi sulla cabina di Via Saffi si è focalizzato sul simboleggiare l’amore del dare e del ricevere, tipico valore dell’Avis e del donare sangue.
7) Cabina gas in via Aspromonte – L’acquario di Urto
La vicinanza allo Zoo Acquario ha reso immediata la scelta del tema da rappresentare. Lo zoo Acquario è uno dei luoghi simbolo della città e tutti i bambini imolesi almeno una volta nella loro vita hanno avuto l’occasione di visitarlo. Sia il fronte strada che quello interno all’acquario sono il risultato di un intervento grafico a cura di Urto. L’artista ha voluto realizzare due pesci che rappresentassero la fauna un po’ reale e un po’ fantastica, filtrata dall’immaginario dei bambini.
8) Cabina gas in via Cavour- “Paesaggio in scatola” di James Boy & Monograff
L’idea per il soggetto di questa cabina era quella di riproporre un tipico paesaggio di campagna romagnolo trasformato dall’urbanizzazione contemporanea, evidenziando la sua bellezza ma anche le sue fragilità.
La realizzazione finale è un mixed media a 4 mani realizzata dai due artisti toscani James Boy & Monograff, che hanno utilizzato tutte e 3 le tecniche della street art: vernici, spray e stencil.
9) Cabine gas in via Rivalta, via Marconi e in via 1° Maggio- Lavoro, natura ed educazione di Exit Enter
Queste tre cabine sono state tutte realizzate dall’artista Exit Enter, dotato di grande versatilità e che si è ispirato ai tre diversi temi di lavoro, natura ed educazione. Come piccoli scrigni che celano tesori nascosti, questi tre contatori occupano piccole, ma strategiche posizioni nella città: un parco, una zona industriale, una scuola.