Bologna

A Giorgio Diritti il Nastro dell’Anno

Bonaccini e Felicori: “Nei giorni in cui la cultura riparte, è motivo di orgoglio e di grande incoraggiamento per il nostro cinema”. Il riconoscimento dei Nastri d’Argento al film sulla vita e l’arte del pittore Ligabue, girato tra Guastalla, Gualtieri e Reggio Emilia, con il sostegno del Fondo audiovisivo della Regione Emilia-Romagna

BOLOGNA – “Nei giorni in cui cultura e cinema ripartono dopo mesi di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria, arriva un altro straordinario riconoscimento a un’opera cinematografica che vede, dalla produzione alla location fino al fattivo sostegno del Fondo audiovisivo della Regione, protagonista l’Emilia-Romagna con le sue imprese, i suoi artisti, i suoi creativi e suoi maestri”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggi, Mauro Felicori, si sono voluti complimentare con Giorgio Diritti, premiato con il Nastro dell’Anno per “Volevo nascondermi”, riconoscimento tradizionalmente assegnato dai Nastri d’Argento al complesso di un’opera per il suo valore speciale.

“Il nuovo riconoscimento al lavoro di Giorgio Diritti su Ligabue è motivo di orgoglio per la Regione, che ha creduto in questo progetto sostenendolo, e segnale di grande incoraggiamento per il nostro cinema. Il pubblico dell’Emilia-Romagna lo aspetta con ansia, per ritrovare sullo schermo un grande pittore raccontato da un grande autore della nostra cinematografia. Complimenti sinceri al regista, alla casa di produzione, agli interpreti e a quanti hanno lavorato per rendere concreto questo capolavoro, che ci auguriamo riservi altre belle sorprese”.

Il prestigioso riconoscimento di eccellenza, che va oltre le candidature, è dunque stato assegnato a Palomar e Rai Cinema per la produzione, a Giorgio Diritti per la regia e a Elio Germano, protagonista del film sulla vita di Antonio Ligabue già premiato a febbraio alla Berlinale per la sua straordinaria interpretazione. La menzione abbraccia naturalmente anche tutto il cast artistico e tecnico, che ha reso possibile la realizzazione dell’opera.

Girato tra Guastalla, Gualtieri e Reggio Emilia, con il sostegno del Fondo audiovisivo della Regione Emilia-Romagna, il film ha richiesto un lungo periodo di lavorazione, consolidando le attività sul nostro territorio della casa di produzione Palomar e incentivando la presenza della Rai sul territorio emiliano. Il film trae decisamente la sua forza dai luoghi in cui il pittore Antonio Ligabue ha vissuto, sofferto, amato, trovando il coraggio di riscattarsi come uomo e artista.

Dopo la prima mondiale alla Berlinale, “Volevo nascondermi”, nonostante i primi segnali dell’emergenza Covid-19, dal 4 marzo è coraggiosamente uscito nelle sale italiane grazie a 01 Distribution, come gesto di incoraggiamento verso il cinema e la cultura, di cui è divenuto simbolo, spegnendo però i proiettori qualche giorno dopo per rispettare le ordinanze governative.

Il Nastro d’argento è un premio cinematografico italiano, assegnato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (Sngci). La premiazione si tiene al Teatro antico di Taormina. Vista la situazione eccezionale la premiazione quest’anno si terrà alla fine di giugno a Roma, rispettando le misure di sicurezza richieste. Negli ultimi giorni di maggio verranno rese note le cinquine dei finalisti nei vari settori.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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