Lunedì 28 ottobre alle ore 17.30 il nuovo museo virtuale dell’emigrazione emiliano-romagnola nel mondo sarà presentato a Casa Artusi
FORLIMPOPOLI (FC) – Vive nella rete e di reti vive. Stiamo parlando di MigrER, il museo virtuale dell’emigrazione emiliano-romagnola nel mondo che sarà presentato lunedì 28 ottobre a Casa Artusi (ore 17.30 incontro aperto a tutti coloro che sono interessati).
Ma che cos’è MigrER? Definirlo portale sarebbe riduttivo, fermarsi al termine “museo” fuorviante. MigrEr recupera il passato, ma lo lega ad un presente fatto di storie e persone dietro le storie, fughe di cervelli e maestranze. Con una rete tentacolare, che attraversa due secoli e cinque continenti, MigrER fotografa e approfondisce il fenomeno dell’emigrazione regionale da fine Ottocento ai giorni nostri. L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio storico e culturale che la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo ha raccolto e custodito in più di 30 anni di attività, ma non solo. Si tratta di uno strumento che abbatte distanze, connette e crea comunità, fotografa il fenomeno migratorio contemporaneo, raccoglie testimonianze e favorisce studi e ricerche per meglio comprendere la complessità che si cela dietro qualsiasi forma di migrazione.
Il progetto viene lanciato ufficialmente sul territorio regionale nel corso di quattro incontri, tra cui quello di lunedì 28 ottobre a Forlimpopoli, organizzato dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo in collaborazione con Casa Artusi, che assume un ruolo centrale in quanto realtà attiva nella ricerca e valorizzazione della tradizione enogastronomica regionale nel mondo.
Nel corso dell’incontro, in programma alle ore 17.30, interverranno Alessandro Cardinali, Vicepresidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo che presenterà il suddetto progetto, il Professore Michele Drudi, Assessore alla Cultura del Comune di Meldola su “L’emigrazione tra Romagna e Connecticut: una New Meldola a Litchfield” e la Presidente di Casa Artusi Laila Tentoni, che parlerà del migrante della cucina italiana, ovvero “La Scienza e l’arte di mangiar bene”, manuale tradotto in numerose lingue, conosciuto con il nome dell’autore “L’Artusi”.
A chiudere l’incontro, Milena Garavini, il Sindaco della Città Artusiana che nel 2019 ha realizzato un progetto con gli emiliano-romagnoli all’estero sulla cucina altrove, coinvolgendo paesi di forte emigrazione italiana, come l’Argentina, il Brasile e la Germania.