Sabato 9 e domenica 10 febbraio nel Parco del Cibo di Bologna ospite d’onore Cremona, con i produttori artigianali d’eccellenza in arrivo da Piemonte, Lombardia, Abruzzo, Marche, Campania, Calabria, Sicilia
BOLOGNA – Rappresenta da sempre il dolce sapore delle feste: friabile o morbido, la tradizione lo vede ospite indiscusso a tavola intorno a Natale. Eppure, perché privarsi di una golosità così irresistibile durante il resto dell’anno? Il torrone è una specialità che racconta, come poche altre, i territori del nostro Paese, dal Piemonte alla Sicilia, ed i torroncini incartati sono ormai entrati nelle nostre dolci abitudini.
FICO Eataly World, il parco del cibo di Bologna, con la collaborazione della Fondazione FICO, dedica un croccante week-end a questa specialità, sabato 9 e domenica 10 febbraio con il primo “Salone del Torrone”. Una nuova, coinvolgente, manifestazione nazionale, dopo il successo di dicembre del #noccioladay, che vedrà Cremona, la patria di questo dolce, ospite d’onore insieme a tanti produttori artigiani di eccellenza, provenienti da Piemonte, Lombardia, Abruzzo, Marche, Campania, Calabria, Sicilia.
Tutti i visitatori potranno così apprezzare le differenze sensoriali tra il torrone alle nocciole e quello alle mandorle o ai pistacchi, degustare torroncini, cupeta, croccanti e tante altre specialità tipiche e a volte sconosciute che rappresentano ciascun territorio, con i laboratori e le degustazioni dei TorronLab.
Ad aprire la manifestazione, in Arena Centrale, sabato alle ore 11, sarà un incontro dedicato alla Festa del Torrone di Cremona, con la partecipazione di Barbara Manfredini, assessore alla Città vivibile e alla Rigenerazione urbana del Comune di Cremona, e di Stefano Pellicciardi (Sgp Events), organizzatore della kermesse, accolti dall’amministratore delegato di FICO Eataly World, Tiziana Primori. A seguire, lo showcooking con docenti e allievi dell’Istituto Alberghiero “Bartolomeo Scappi” di San Pietro Terme (Bo) a cura di Italia Zuccheri. Coordina il direttore scientifico della Fondazione FICO, Duccio Caccioni, con una degustazione guidata e la spiegazione delle differenti tipologie di torrone, accenni storici e di costume a cura di Clara e Gigi Padovani, i food writer piemontesi che sono i curatori degli eventi del Salone del Torrone.
CREMONA CITTA’ OSPITE
La tradizione vuole che il Torrone sia nato a Cremona nel 1441 in occasione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti: alla fine del fastoso banchetto sarebbe stato servito un dolce di mandorle, miele e bianco d’uovo, «foggiato a forma dell’alta torre della città, detta allora Torrione, da qui il nome che poi rimase al dolce». Come tutte le leggende, non vi sono conferme storiche sull’episodio, anche se i documenti attestano che a metà del XVI secolo il torrone era già uno dei prodotti tipici della città. I numeri da record della Festa del Torrone di Cremona 2018, con 350 mila visitatori e 85 tonnellate di prodotto venduto, confermano che questa antica tradizione della città lombarda continua con successo anche ai giorni nostri.
Da Cremona arriveranno a FICO le storiche aziende che da metà Ottocento e inizi del Novecento ne hanno fatto la capitale industriale e artigianale del torrone, con le loro specialità morbide o friabili: Sperlari, Rivoltini, Vergani, Fieschi. FICO Eataly World sarà una grande vetrina per Cremona e i suoi produttori, che offriranno degustazioni gratuite dei loro prodotti nei TorronLab nelle Aule Levante e Ponente, accessibili dalla Piazza del Futuro di FICO, nell’area dei dolci. Prenotazioni e programma completo su https://www.eatalyworld.it/it/festa-del-torrone
L’ITALIA DEL TORRONE IN ARRIVO A FICO EATALY WORLD
Il primo “Salone del Torrone” vuole essere un’occasione per tanti borghi per far conoscere le loro specialità gastronomiche, ma anche le bellezze del paesaggio e dell’arte italiana. Nei due giorni del Salone una decina di grandi artigiani produttori da tutta Italia presenteranno i loro prodotti e i territori dai quali provengono: intorno all’Arena Centrale si terrà il mercato con le specialità provenienti dalle diverse aree di produzione tradizionale. Anche molti banchi di FICO saranno dedicati alle dolcezze morbide e friabili in tutte le declinazioni, mentre “Il mondo del gelato artigianale” di Carpigiani, la pasticceria Palazzolo e i Confetti William Di Carlo parteciperanno alla kermesse con le loro specialità.
In Piemonte il collegamento diretto tra il torrone ed il territorio è con le colline delle Langhe e del Monferrato, dove in questi giorni i noccioleti sono in fiore nonostante la neve: la nocciola tonda e gentile del Piemonte Igp è l’ingrediente principale dei torroni biologici presentati dall’artigiano e Maestro del Gusto di Slow Food e Camera di Commercio, Giovanni Scalenghe di Trofarello (To), dei produttori di nocciole Terre Bianche di Castagnole delle Lanze (At) nell’azienda agricola Romagnolo, e della storica torroneria D. Barbero di Asti, fondata nel 1883, con Davide Maddaleno a presentare le sue golose specialità, come le “torronfette” e “tavolette di torrone”.
A condurre il laboratorio NoccioliAMO la panel tester Irma Brizi, direttore dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola.
I teneri torroni al cioccolato della Fratelli Nurzia di L’Aquila hanno una grande storia da raccontare, a partire dal 1836: sarà Natalia Nurzia a spiegare la sua battaglia dopo il tragico terremoto dell’aprile 2009, con la riapertura immediata del suo negozio nel centro storico devastato del capoluogo abruzzese.
Marche e Abruzzo si confronteranno nell’ultimo TorronLab di domenica, con le aziende Casa Francucci di Camerino (Mc) e Lullo di Guardiagrele (Ch). L’azienda marchigiana è sorta nel 1890 e produce un’ampia gamma di stecche mandorlate, con Pan di Spagna, allo zenzero, al limone, al caffè. L’abruzzese Pasticceria Lullo, famosa per le “sise della monache”, presenterà le sue tipiche barrette.
Nel panorama dei torroni italiani non poteva mancare Bagnara Calabra (Rc), l’unica specialità che dal 2014 può fregiarsi della Igp, la Indicazione Geografica Protetta, caratterizzato (anche nel disciplinare) dalla cottura a fuoco vivo con alte temperature, che regala al prodotto il cosiddetto aspetto a “manto di monaco”. Partecipa la produttrice Giuliana Geraci, dell’antica azienda Geraci, fondata nel 1870.
Le nocciole mortarelle e le Giffoni Igp sono invece la materia prima scelta dal Torronificio del Casale di Ospedaletto (Av), dove si esprime la tradizione irpina, che però offre anche quello morbido e ricoperto di cioccolato con le mandorle. Verranno a raccontare le loro specialità le sorelle Paola e Stella Ambrosone, in un goloso TorronLab su Nocciole, Cioccolato e Torrone, con la maestra cioccolatiera Giulia Capece. Dalla Calabria la Torroneria Murdolo di Taurianova (Rc), con i titolari Francesca e Giovanni Murdolo, presenteranno le loro tipiche specialità: i fichi e i datteri farciti di torrone e il torrone croccante al bergamotto.
MEDIA KIT ON LINE CON FOTO scaricabile a questo link:
http://bit.ly/Salone_del_Torrone