Fornisce per dieci volte un’identità falsa ai controllori sull’autobus per evitare la multa
CESENA – Prendeva il bus senza biglietto, e quando i controllori lo hanno beccato – è successo dieci volte fra febbraio e aprile -, per evitare la multa, finge di essere un’altra persona, fornendo il nome e cognome di un suo compagno di scuola. Probabilmente pensava di aver trovato il modo per farla franca, ma non sapeva che in realtà stava commettendo un reato penale e quando la Polizia Municipale lo ha scoperto per lui è scattata una denuncia a piede libero.
Protagonista della vicenda uno studente sedicenne di Cesena.
Le indagini sono scattate quando il padre di un altro ragazzo, dopo aver ricevuto da Start Romagna 10 multe a carico del figlio, si è rivolto al Comando della PM. L’uomo ha dimostrato l’estraneità del figlio, che non solo è munito di regolare abbonamento del trasporto pubblico, ma era a scuola quando i controlli sono stati effettuati. L’ipotesi più plausibile, dunque, era che qualcuno si fosse spacciato per lui, mentendo sulla sua identità con i controllori.
Grazie anche alla collaborazione dei controllori START Romagna, che lo hanno riconosciuto, la Polizia Municipale è riuscita ad accertare che a fornire quelle generalità era stato un compagno di scuola dell’ignaro ragazzo.
Per lui è scattata l’accusa di aver detto il falso ad un pubblico ufficiale e di sostituzione di persona per 10 volte, ovvero di aver trasgredito gli articoli 494 e 495 del codice penale. Per questi reati le pene che vanno da uno a sei anni. Vista la minore età del ragazzo, la segnalazione è stata fatta al Tribunale per i minorenni dell’Emilia – Romagna.
“Probabilmente il ragazzo che si è reso responsabile di questi atti non si è reso conto della gravità di quello che stava facendo – sottolinea il Sindaco Paolo Lucchi – ma, anche se commesso per superficialità, si tratta di un episodio serio, ed è doveroso ringraziare la P.M. e il personale di START Romagna per come è stato gestito il caso. Purtroppo, mi viene segnalato come si tratti di un fenomeno non così isolato, specie tra i più giovani, ed è necessario metterli in guardia, in particolare per quanto riguarda le ripercussioni penali che si vanno ad originare. Senza trascurare la necessità di salvaguardare i servizi di trasporto pubblico che riguardano tutta la collettività”.