Parma

A buon punto i lavori de “La Casa nel Parco del Cinghio”

La conclusione è prevista tra la fine del 2021 ed i primi mei del prossimo anno

PARMA – Il progetto di recupero funzionale del podere Cinghio: “La Casa nel Parco del Cinghio” procede secondo il cronoprogramma, i lavori si concluderanno tra la fine dell’anno ed i primi mesi del 2022. Questa mattina l’Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alihnovi, ha effettuato un sopralluogo assieme alle diverse realtà del territorio coinvolte. Con lui anche il progettista Paolo Giandebiaggi, Benedetto d’Accardi Presidente Ancescao – Associazione Nazionale Centri sociali, comitati anziani e orti, sezione di Parma; Giovanni Frattallone, presidente del centro sociale Orti Cinghio Aps; Alessandro Catellani della coop Gruppo Scuola, Luciano Bertani sempre della coop Gruppo Scuola e Luca Oppici, responsabile del Centro Giovani Villa Ghidini.

I lavori come ha ricordato l’Assessore Alinovi sono in dirittura d’arrivo, si concluderanno entro fine anno e poi avverrà il trasloco. “Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana – ha spiegato – denominato “La Casa nel Parco del Cinghio” a cura dell’architetto Giandebiaggi, che si colloca in un’area bella da un punto di vista ambientale. Il complesso è dotato di un Centro Civico finanziato per 2 milioni di euro dal Piano Periferie e con 1 milione e 300 mila euro dal soggetto attuatore che ha realizzato il vicino comparto edilizio, la Cooperativa Edile Artigiana. L’auspicio è che diventi un vero e proprio luogo di aggregazione e di incontro tra generazioni: sarà sede del Centro Sociale Orti Cinghio, di una sala civica aperta a cittadini ed associazioni, del Centro Giovani Villa Ghidini”.   

L’intervento ha comportato il restauro ed la rifunzionalizzazione completa di due edifici rurali situati nell’ex insediamento, risalente ai primi del Novecento. Lì avranno sede il Centro sociale orti Cinghio Sud, il Centro Giovani Villa Ghidini, la Cooperativa Gruppo Scuola ed una sala civica polivalente. Il progetto nasce dalla proficua collaborazione tra diversi assessorati del Comune: Lavori Pubblici, Welfare, Cultura e Associazionismo.

Si tratta di un intervento atteso da anni che prevede la realizzazione di un nuovo centro civico, un edificio al passo con i tempi con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Una struttura che dà ossigeno all’intero quartiere Montanara: costituisce il compimento di un percorso importante in nome dell’inclusione di giovani, persone delle aree ortive e cittadini. Sarà, infatti, un punto di aggregazione per giovani, famiglie, associazioni, istituzioni, uno spazio aperto alla comunità in cui portare avanti progetti innovativi proprio in favore dei giovani.

Il primo stralcio dei lavori è stato attuato da del soggetto attuatore della scheda norma A5 – Cooperativa Edile Artigiana, in ottemperanza a quanto previsto nella Convenzione Urbanistica sottoscritta il 21/06/2007 con il Comune: il soggetto privato si è impegnato a realizzare direttamente interventi di ristrutturazione degli edifici esistenti per un importo pari a 1 milione e 300 mila euro. Gli interventi hanno comportato il recupero dei fabbricati, il loro consolidamento e la messa in sicurezza del tetto.

Mentre le opere di finitura, gli impianti e le sistemazioni esterne hanno fatto parte del secondo stralcio esecutivo, a carico dell’Amministrazione comunale con risorse derivanti dal “Piano Periferie” e costi pari a 2 milioni di euro e realizzate da Edilstrade Building di Piacenza.

Il fabbricato principale è composto dal piano terra, primo piano e sottotetto. Nel podere è presente un secondo fabbricato, un tempo adibito a fienile e pollaio con spazi a disposizione al piano terra.  

Il fabbricato principale a piano terra è destinato a contenere spazi per associazioni, così come il primo piano ed il sottotetto, a cui si aggiungono spazi per i bagni. Anche l’edificio un tempo adibito a stalla e fienile è destinato ad ospitare la sede di associazioni con spazi funzionali alla sua gestione con particolare riguardo ad attività da svolgersi all’aperto di natura conviviale. Al primo piano è prevista una zona indipendente dal resto dell’edificio, adibita a sala civica, con relativo ufficio e spazio ripostiglio. Particolare attenzione è stata posta dai progettisti alla distribuzione e riorganizzazione degli spazi, senza stravolgere l’impianto dell’ex struttura rurale. E’ stato recuperato il tetto, mantenendo le caratteristiche costruttive originarie. Lo spirito dell’intervento di recupero è stato, infatti, quello di recuperare l’esistente, mantenendo il più possibile materiali e caratteristiche costruttive originarie dell’edificio.

Sulla parete esterna del fabbricatello saranno apposti pannelli fotovoltaici in grado di contribuire prioritariamente ed in maniera sostanziale al fabbisogno delle parti comuni e dei locali utilizzati dal Comune.

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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