A Bologna la presentazione di “Dove andare, dove tornare”

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Il 7 febbraio nella Sala Stampa «Luca Savonuzzi» di Palazzo d’Accursio sarà presentato il saggio su autori giuliani e dalmati dell’esodo e della Comunità nazionale italiana in Slovenia e Croazia

BOLOGNA – Sarà presentato a Bologna il 7 febbraio alle ore 11.00 nella Sala Stampa «Luca Savonuzzi» di Palazzo d’Accursio – sede storica del Comune felsineo – il saggio dedicato ai più significativi autori giuliani e dalmati che dal primo Novecento ai nostri giorni hanno ben rappresentato la civiltà letteraria dell’Adriatico orientale, non sempre adeguatamente riconosciuta dalla critica italiana. Il volume, di 240 pagine, Dove andare, dove tornare, edito da Carta Adriatica, nasce dalla feconda collaborazione tra i Comuni di Bologna e di San Lazzaro di Savena e il Comitato ANVGD di Bologna, che ne sono stati promotori e sponsor, ed è dedicato agli istituti scolastici del territorio, in linea con il dettato della Legge istitutiva del Giorno del Ricordo, che prevede il ruolo determinante della scuola nell’ apprendimento della storia e della cultura degli italiani d’oltre Adriatico.

Dai “classici” Slataper e Stuparich per gli anni del primo conflitto mondiale, agli scrittori tra le due guerre come Enrico Morovich, Osvaldo Ramous, Pier Antonio Qarantotti Gambini, Franco Vegliani, Lina Galli ed altri, ai più recenti come Maria Grazia Ciani, Valentino Zeichen e Diego Zandel, tutti sono introdotti da un profilo bio-bibliografico e ne vengono riportati brani tratti da opere significative. Nel novero, tra gli altri, Fulvio Tomizza, intenso cantore della sua Istria, e il dalmato Enzo Bettiza, ultimo e insuperato conoscitore dell’Est Europa nel tormentato Novecento, ed ancora le memorie ebraiche di Paolo Santarcangeli e Silvia Cuttin.22

Trovano qui spazio le più accreditate poetesse dell’area istro-quarnerina, quali Ester Barlessi, Anita Forlani, Loredana Bogliun ed altre, alcune delle quali si avvalgono dei dialetti istro-veneto e istrioto per esprimere la propria identità linguistico-nazionale e culturale rispetto al contesto minoritario nel quale dal secondo dopoguerra, con la cessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia titoista, vive la comunità italiana «rimasta». Determinanti, tra le altre, le personalità di Nelida Milani e Anna Maria Mori, nate a Pola ma divise dall’ esilio, autrici di fondamentali racconti, impegnate a restituire memoria e dignità all’ esperienza della perdita irreversibile dei luoghi e della loro identità storica.

A cura di Giusy Criscione la cospicua letteratura «al femminile» rappresentata da autrici dell’esodo e della Comunità Nazionale Italiana in Istria, mentre a Patrizia C. Hansen sono affidati i profili degli autori tra le due guerre e contemporanei, gli inquadramenti storici utili ad orientarsi nei complessi avvenimenti che hanno investito nel Novecento il «confine orientale» e le pagine dedicate alle istituzioni culturali dell’esodo e della Comunità nazionale italiana.

«Con questo volume – si legge nella quarta di copertina di Dove andare, dove tornare – si vuole dare ancora voce agli autori per i quali l’esercizio della scrittura ha significato il coraggio di difendere la propria persistenza nel tempo». «Secolari incroci di popolazioni, contaminazioni di lingue, condivisioni di luoghi, hanno reso quella civiltà letteraria un grande tesoro di esperienze, conoscenze, visioni, che ai nostri giorni restano del tutto attuali». Salvando la bellezza con la letteratura.

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