A 10 anni dalla scomparsa di Abbado Ferrara omaggia il “suo” direttore d’orchestra

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Inaugurazione mostra Abbado – Teatro Comunale Ferrara – 20 gen 24

FERRARA – Ricorrono oggi i dieci anni dalla scomparsa di Claudio Abbado e Ferrara omaggia il “suo” direttore d’orchestra con un ricco programma di cinque iniziative. È stata inaugurata infatti questa mattina nella rotonda Foschini del Teatro Comunale la mostra “Il sorriso di Claudio”, che racchiude 25 scatti, tutti realizzati durante il periodo della sua direzione ferrarese. Sono tutte opera di Marco Caselli Nirmal, fotografo di scena e storico collaboratore del Teatro, intitolato proprio alla memoria di Claudio Abbado, che lo seguì per ventitré anni, quando aveva da poco fondato Ferrara Musica (istituita da Abbado nel 1989), fino a poco prima della scomparsa, il 20 gennaio del 2014.

“Nel decennale dalla scomparsa, Ferrara sta omaggiando con diverse iniziative il grande Claudio Abbado, figura dall’altissimo valore umano e civile, che con la sua passione ha fatto conoscere Ferrara nel mondo. Amava profondamente questa città e ci tornava appena poteva, perché qui, diceva lui stesso, “si sentiva a casa”. Ferrara ha intitolato il Teatro Comunale in suo onore e un bosco all’ingresso della città, una città che ancora lo ricorda con profondo affetto e stima”, così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.

“Abbado è stato un grande musicista, un uomo di cultura, ma anche un grandissimo uomo di vita, sempre attento ai giovani, all’ecologia, al sociale, portando la musica dentro alle carceri, negli ospedali. Ferrara, con le iniziative realizzate da Ferrara Musica e dalla Fondazione Teatro Comunale, ha voluto esaltare questo suo lato umano straordinario”, dice l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli.

“Il sorriso di Claudio – racconta Marco Caselli Nirmal – è stato il filo rosso che mi ha dato la forza per superare un blocco e scegliere le foto che compongono questa mostra, e che poi è divenuto anche il titolo di questa esposizione con cui Ferrara omaggia Abbado. In studio ho due monitor: mentre in uno schermo sceglievo tra le tante immagini realizzate durante la sua permanenza al Teatro Comunale, nell’altro schermo passavano le immagini delle guerre e le notizie scioccanti dal mondo. La gentilezza del sorriso di Abbado, del suo fare musica, è la strada da percorrere, e può salvare il mondo”.

Durante la mattina è stato presentato il libro per bambini “Radici, Maestro!” e, a seguire, alle 12, è avvenuta l’inaugurazione della mostra fotografica. Presenti oltre a Caselli e all’assessore Marco Gulinelli, anche Francesco Micheli, presidente di Ferrara Musica, Moni Ovadia e Marcello Corvino, rispettivamente direttore generale e direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. La rassegna fotografica rimarrà visitabile anche nelle prossime settimane nella Rotonda Foschini e lungo i portici del Teatro Comunale.

“Ferrara è la città che meglio ha ricordato Claudio Abbado”. Così Helmut Failoni, giornalista autore insieme a Francesco Merini del film-documentario “L’Orchestra. Claudio Abbado e i musicisti della Mozart”, trasmesso oggi pomeriggio a Ferrara in occasione dei partecipati eventi organizzati da Ferrara Musica e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, tutti a ingresso gratuito.

Marcello Corvino ed Helmut Failoni – Abbado

“Si sente proprio una passione e un coinvolgimento forte di Ferrara Musica e del Teatro Comunale di Ferrara nei confronti del nostro Maestro”, rimarca Failoni, “Ferrara non ha dimenticato Claudio Abbado”. Il giornalista e documentarista poi ricorda: Per il Maestro era importantissimo il concetto dell’ascolto reciproco in musica. Allargava il concetto di musica da camera all’intera orchestra. Quando riteneva che una cosa fosse giusta non si riusciva a fermarlo. In questo era un grande utopista e alla fine riusciva sempre a migliorare le situazioni, sia musicali che extramusicali”.