La scomparsa di Cristina Golinucci

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La madre Marisa Degli Angeli a Cusano Italia TV: “Mia figlia come Elisa Claps: omertà della chiesa a Potenza e omertà ecclesiastica qui a Cesena. Rilancio il mio disperato appello: chi sa parli”

CESENA – scaduta da quasi due mesi la proroga che il Gip ha concesso al pm Laura Brunelli, per la nona indagine sul caso della scomparsa di Cristina Golinucci. Al momento, la Procura non ha preso decisioni ufficiali. La 21enne di Ronta (Cesena) scomparve nel nulla l’1 settembre 1992 dopo che si era recata al convento dei frati cappuccini per un incontro con il suo confessore Don Lino Ruscelli. La Fiat 500 azzurra di Cristina fu ritrovata chiusa a chiave davanti allo stesso convento, ma, della ragazza nessuna traccia.

Il giallo è stato approfondito a “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia TV (canale 122 del digitale terrestre) con Marisa Degli Angeli, la mamma di Cristina Golinucci che ha detto: “Io spero che continuino a indagare, anche se ormai non ho più speranze di trovare Cristina viva; soprattutto per i troppi errori fatti dagli investigatori fin dall’inizio. E dire che l’extracomunitario Emmanuel Boke aveva confessato dicendo di essere stato lui a uccidere Cristina. Invece, è stato assolto da ogni accusa e adesso è in Francia irreperibile. Peraltro in Francia è stato coinvolto in un’altra brutta storia di stupro. Perché venne rilasciato? Chi lo coprì? Il caso della scomparsa di mia figlia ha tante analogie con quello di Elisa Claps; non a caso mi sono subito unita a Filomena Iemma, la mamma di Elisa. Tanta omertà a Potenza e tanta omertà qui a Cesena, in particolare da parte della Chiesa. Ho scoperto davvero tanto marciume nell’ambiente ecclesiastico; certe persone di chiesa hanno coperto, hanno tradito la fiducia di mia figlia. L’unica differenza con la Claps è che almeno la sua famiglia oggi ha una tomba su cui piangere Elisa e che l’assassino, Danilo Restivo, è stato messo in prigione. Il pm titolare dell’inchiesta su Cristina quando mi ha incontrato mi ha detto: ‘Marisa, lo Stato ti chiede scusa’.  Perché? Evidentemente, sono consapevoli di non aver fatto niente per Cristina. Io delle scuse non me ne faccio niente, io voglio la verità, voglio i resti di mia figlia da seppellire vicino a mio marito, il suo papà. Fin dall’inizio hanno fatto delle indagini pessime: la macchina di mia figlia ritrovata davanti al convento dei frati cappuccini non l’hanno nemmeno analizzata per provare a cercare tracce biologiche o impronte. Adesso è venuta fuori questa testimonianza di una donna che avrebbe visto Cristina litigare con un uomo davanti al convento. Lui l’avrebbe calmata, abbracciata e poi sono andati via. A proposito di questa testimonianza voglio ribadire il mio appello forte anche a tutta la comunità cesenate: ‘Chi sa parli! Non abbia paura di parlare, basta omertà’. Devo dare giustizia a Cristina e quindi continuerò a combattere, anche attraverso l’associazione Penelope Italia che si occupa di scomparsi”

Per vedere la puntata: https://youtu.be/si9OlUFAdVY?si=E5ijdIlO-9q1SaoI