80 anni fa l’introduzione delle leggi razziali in Italia: mercoledì 3 ottobre al Museo della città un convegno internazionale per rileggere una drammatica pagina della nostra storia

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stemma-colori-comune-riminiRIMINI – Il 1938 segnò la decisione del governo fascista di Benito Mussolini di adottare una legislazione contro gli ebrei volta ad isolarli dal resto della società, a privarli dei diritti fondamentali e a spingerli a emigrare dalla Penisola. A 80 anni dall’introduzione delle leggi razziali in Italia, il Comune di Rimini organizza un convegno internazionale, mercoledì 3 ottobre al Museo della città, dal titolo “Le leggi contro gli ebrei in Europa (1933-1945): la Germania nazista, la Francia di Vichy e l’Italia fascista, uno sguardo comparato”.

Il convegno si propone di rileggere questa drammatica pagina della storia italiana attraverso una duplice chiave interpretativa: da un lato, indagando la genesi dell’elaborazione dei provvedimenti e le responsabilità del regime di Mussolini, dall’altro, analizzando in una prospettiva europea la legislazione antisemita degli anni ’30 e ’40. Uno studio comparato delle leggi fasciste contro gli ebrei con i provvedimenti discriminatori emanati dalla Germania nazista e dal regime autoritario della Francia di Vichy permetterà di far emergere elementi di somiglianza e di differenza. Un focus sui territori di Rimini, del Montefeltro e della Repubblica di San Marino consentirà infine di collocare la ricerca locale e l’approccio della micro-storia nel contesto generale della persecuzione degli ebrei in Italia tra il 1938 e il 1945, dando un nome e un’identità alle vittime.

Il programma si apre alle 9.15 con i saluti dell’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti, del vicesindaco Gloria Lisi e di Fabio Tomasetti, Presidente dell’Istituto storico di Rimini. Dalle 9.30 alle 13 la prima sessione: a Laura Fontana, Responsabile Attività Educazione alla Memoria Comune di Rimini e Responsabile Italia del Mémorial de la Shoah spetterà il compito di introdurre il tema del convegno; a seguire gli interventi di Hans-Christian Jasch della Casa della Conferenza di Wannsee di Berlino (“1933: le leggi di Norimberga e la politica contro gli ebrei della Germania nazista”), di Gadi Luzzatto Voghera del Centro di Documentazione ebraica contemporanea (“1938: le prime leggi contro gli ebrei nell’Italia fascista”) e di Laurent Joly, direttore di ricerca CNRS (“1940: lo Statuto degli ebrei e le misure antisemite nella Francia sotto Vichy”).

La seconda sessione (dalle 14.30) si apre con una tavola rotonda con Laura Fontana, Hans-Christian Jasch, Gadi Luzzatto Voghera, Laurent Joly su “Germania, Italia e Francia: la politica di Stato contro gli ebrei. Storia, insegnamento e memoria pubblica, esperienze a confronto”. A seguire Antonio Mazzoni e Lidia Maggioli dell’Istituto storico di Rimini e Patrizia Di Luca dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino discuteranno su “L’applicazione delle leggi razziali nei territori di Rimini, del Montefeltro e della Repubblica di San Marino”.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Rimini insieme al Mémorial de la Shoah di Parigi, istituzione ebraica francese con cui l’Amministrazione ha sottoscritto da diversi anni una convenzione quadro di partenariato, e all’Istituto per la Storia della Resistenza di Rimini, oltre alla collaborazione del CDEC Centro di Documentazione Ebraica contemporanea di Milano, della Casa Museo della Conferenza di Wannsee di Berlino, dell’ANPI nazionale, dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri.