8-9 novembre: convegno “Scultura nell’epoca della dematerializzazione dell’arte”

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Organizzato dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma, si svolgerà nell’Aula Magna del Palazzo Centrale

uniparmaPARMA – Giovedì 8 e venerdì 9 novembre, dalle ore 10 alle ore 18 nell’Aula Magna dell’Ateneo di Parma (via Università, 12), si terrà il convegno “Scultura nell’epoca della dematerializzazione dell’arte”. Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali – DUSIC, dall’Unità di Arte e Spettacolo e dalla start up Humarker Srl.

Al convegno parteciperanno, oltre a docenti di altri atenei italiani ed esperti del settore, i proff. Cristina Casero e Davide Colombo del Dipartimento DUSIC.

Il convegno è aperto a tutti gli interessati. Al termine di ciascuna sessione si terrà un dibattito con il pubblico presente.

“Scultura” è un termine che oggi viene abitualmente utilizzato nell’ambito dell’arte contemporanea non solo per le opere realizzate con materiali e tecniche tradizionali, ma anche, in un’accezione ben più vasta, per ogni tipo di lavoro con caratteristiche tridimensionali effettive, dalle costruzioni e assemblaggi di oggetti, dalla installazioni spaziali agli ambienti e agli interventi in contesti esterni. Ma cosa succede di fronte a una dematerializzazione dell’arte come condizione e conseguenza delle pratiche concettuali, performative, comportamentali e relazionali? In un’apparente contraddizione, a partire dagli anni Sessanta e Settanta la scultura diventa perno di questa svolta linguistica.

Gli interventi dei relatori affronteranno questioni linguistiche e caratteristiche costitutive che il fare scultura comporta – materia, oggetto, forma, struttura, spazio, assenza, vuoto – per ragionare sui molteplici aspetti e problemi che il tema porta con sé, secondo una prospettiva teorica e problematica, oppure affrontando casi specifici. Si favorirà così un confronto e un’integrazione di punti di vista e approcci metodologici che metta in luce come la “scultura” abbia permesso una riflessione sulle pratiche artistiche, con conseguenze ancora attuali.