RIMINI – Giovani che leggono le memorie di altri giovani. Quest’anno a festeggiare il 25 aprile saranno soprattutto gli studenti delle scuole riminesi che leggeranno le memorie e le lettere che hanno scritto i partigiani prima di morire. Una video testimonianza, realizzata dal Comune di Rimini con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della provincia di Rimini e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (sezione di Rimini) in occasione del 25 aprile, dove saranno protagonisti i ragazzi che hanno dato il loro personale contributo alla Festa della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista del nostro Paese.
Per poter ricordare, riflettere e celebrare questo passaggio fondamentale della storia e della democrazia del nostro Paese si è voluto dare la parola agli studenti di quinta classe delle scuole superiori della città, che hanno letto alcune di quelle lettere scritte dai resistenti e dai partigiani prima di essere uccisi, e che costituiscono un patrimonio etico e morale ineguagliabile lasciatoci da quel grande fenomeno che è rappresentato dalla Resistenza Italiana al nazifascismo.
Ad accompagnarli nella lettura un testimonial d’eccezione, Marco Missiroli, stimato e affermato scrittore della nostra Città, vincitore del premio Strega Giovani nel 2019 e insignito nello stesso anno del Sigismondo d’Oro, che ha letto le lettere dei Tre Martiri Riminesi.
Le letture sono alternate, oltre ai saluti istituzionali, anche da alcune musiche di canti della Resistenza. Il video integrale, di circa 50 minuti, sarà pubblicato sui canali social del Comune di Rimini, e su quelli dell’Istituti Storico e dell’ANPI di Rimini alle ore 10 di domenica 25 aprile.
La cerimonia si svolgerà domenica mattina alle 10.30 in Piazza tre Martiri dove – in una sobria cerimonia per rispettare le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria – verrà deposta la corona ai piedi del Monumento ai Caduti e verranno fatti i saluti istituzionali.
Di seguito riportiamo la lettera di addio di uno dei tre martiri, Luigi Nicolò alle sorelle e ai nipoti
Luigi Nicolò di anni 22, falegname, fu uno dei primi giovani ad entrare nelle file del movimento partigiano. Di fisico molto robusto, si distinse nei combattimenti dell’8ˆ Brigata a S. paolo in Alpe. Fu poi catturato a Santa Sofia per essere deportato in Germania. Riuscì a fuggire dal treno e si insediò a Rimini in via Ducale, nella 29ˆ G.A.P. Catturato a Rimini il 14 agosto 1944, nella vecchia caserma di via Ducale, da truppe naziste e fasciste, fu impiccato in Piazza Giulio Cesare, ora Piazza Tre Martiri, il 16 agosto 1944.
“Carissima sorella e nipoti,
l’ultimo momento della vita lo dedico a voi, e tu mi devi promettere di non disperarti troppo per me perché mi recheresti un altro dispiacere. Io come i miei amici moriamo molto sereni e non l’abbiamo mai temuta la morte, mi spiace di non avervi potuto vedervi ma forse è stato meglio non so se avrei resistito a non piangere. Ines tu e Netti promettetemi di andare sempre d’accordo ed io non avrò altro da pensare. In questi ultimi pochi minuti ricordo anche tutti i parenti e amici che prego tanto di salutarmeli. I baci più cari ai miei nipotini ed a te che non dimenticherò. Nicolò Luigi”
Al seguente link https://youtu.be/K2IB0MZU7ao è possibile vedere un teaser del video (che durerà circa 50 minuti) e che sarà pubblicato alle ore 10 di domenica 25 aprile sui canali del Comune con le memorie dei partigiani letti dagli studenti di Rimini