6 dicembre: all’Università di Parma “In un mondo vulnerabile. Il futuro del pacifismo tra guerre, migrazioni e rapporti di genere”

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Dalle 9 nell’Aula K4 del Plesso di via Kennedy. Convegno nell’ambito del Festival della Pace

PARMA – In un mondo afflitto da guerre e discriminazioni sociali, razziali e di genere come possiamo ancora promuovere la pace? Come si coniuga l’opposizione alla violenza bellica con il riconoscimento delle violenze più silenziose e strutturali – diseguaglianze, violazione dei diritti, migrazioni forzate, violenze sulle donne? Quali sono le figure chiave coinvolte e che ruolo svolgono? Queste sono le domande al centro del convegno “In un mondo vulnerabile. Il futuro del pacifismo tra guerre, migrazioni e rapporti di genere” che si terrà venerdì 6 dicembre a partire dalle 9 nell’aula K4 del Plesso di via Kennedy dell’Università di Parma.

L’evento, curato da Università di Parma e CIAC, nell’ambito dei progetti SAI “Una città per l’asilo” e “Terra d’asilo”, rientra nel programma del Festival della Pace “Ridiamo i colori alla pace”, promosso dalla Casa della Pace e dal Comune di Parma. Il convegno è aperto al pubblico e si rivolge a studentesse, studenti, ricercatrici, ricercatori e a tutte le persone interessate a esplorare le connessioni tra i grandi temi del presente e la nostra quotidianità.

Il convegno intende approfondire le tematiche legate ai conflitti globali, alle migrazioni forzate, alle lotte per i diritti e alle discriminazioni di genere. L’incontro si aprirà alle 9 con i saluti del Rettore Paolo Martelli e di Daria Jacopozzi, Assessora alla Pace del Comune di Parma, e con gli interventi introduttivi di Emilio Rossi, Presidente di CIAC e di Casa della Pace di Parma, e di Marco Deriu, sociologo, Presidente del corso di laurea magistrale in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale dell’Università di Parma.

Nel panel delle 10 Non c’è pace senza giustizia: guerre, migrazioni forzate e lotte per i diritti, moderato da Chiara Marchetti, sociologa di CIAC, interverranno Agostino Zanotti, Vicepresidente del Coordinamento provinciale degli Enti locali per la Pace e la Cooperazione internazionale, Vesna Šćepanović, giornalista e formatrice teatrale, Gabriella Ghermandi, scrittrice, narratrice e musicista italo-etiope e Hisam Allawi, poeta e operatore CIAC.

A seguire la giornalista Giovanna Pavesi dialogherà con Paolo Cacciari, giornalista e saggista, e Gianni Tamino, biologo e saggista, sul tema La decrescita nuovo nome della pace.

Il panel delle 14.30 sul tema L’impegno per la pace in un mondo di guerre: il ruolo dell’università, moderato da Simone Baglioni, Prorettore alla Didattica dell’Università di Parma, sarà caratterizzato dagli interventi di Claudio Baraldi, sociologo dell’Università di Modena e Reggio Emilia, di Alessio Surian, psicologo e pedagogista dell’Università di Padova, dei docenti dell’Università di Parma Roberto Fornari, fisico, Stefano Caselli, ingegnere informatico, e Vincenza Pellegrino, sociologa e di Mattia Dall’Aglio, studente.

Il panel conclusivo delle 16.30 Prendersi cura della vulnerabilità: il pacifismo in un mondo plurale, orientato a discutere le difficoltà e le opportunità di costruire una pace inclusiva in un mondo plurale, sarà moderato da Danilo Amadei della Casa della Pace di Parma, con interventi di Raffaele Crocco, Direttore di Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, Francesco Pugliese, giornalista, scrittore e storico del pacifismo, Bruna Bianchi, storica, Università Ca’ Foscari Venezia, Adel Jabbar, sociologo interculturale e Roberto Mancini, filosofo dell’Università di Macerata. Le conclusioni alle 18.30 sono affidate ad Alessandro Pagliara, storico e referente della Rete delle Università per la Pace per l’Università di Parma.

Info: Marco Deriu marco.deriu@unipr.it; Chiara Marchetti associazione@ciaconlus.org