La cerimonia di premiazione è in programma domenica 3 novembre 2019 al culmine di una tre giorni a Riccione dedicata alla drammaturgia internazionale e alle arti performative
RICCIONE (RN) – Sono cinque i finalisti del 55° Premio Riccione per il Teatro, storico concorso dedicato a testi teatrali in lingua italiana o in dialetto ancora non rappresentati in pubblico. A contendersi il più antico e prestigioso premio italiano di drammaturgia sono Emanuele Aldrovandi con La morte non esiste più, il duo Elvira Frosini-Daniele Timpano con Ottantanove, Christian Gallucci con La vita delle piante, Tatjana Motta con Notte bianca e Renato Sarti con Il rumore del silenzio. In palio 5.000 euro al vincitore. I finalisti partecipano inoltre all’assegnazione di un premio di produzione di 15.000 euro per l’allestimento scenico del testo.
Il concorso biennale diretto da Simone Bruscia e organizzato da Riccione Teatro, ente storico di promozione della drammaturgia sostenuto da Comune di Riccione e ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna, attribuisce anche il 13° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” al miglior testo di un autore under 30 (3.000 euro, premio di produzione 10.000 euro). Anche in questo caso i finalisti sono cinque: Tommaso Fermariello (Fantasmi), Stefano Fortin (George II), Valeria Patota (Minotauropatia), Pablo Solari (Woody è morto) e Luca Tazzari (Il gallo del mal di testa). Tra tutte le opere giunte in finale, quella che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria verrà infine premiata con la menzione speciale “Franco Quadri” (1.000 euro).
L’edizione precedente, nel 2017, ha visto i successi di Vitaliano Trevisan (Premio Riccione con Il delitto del particolare. Ein Kammerspiel), Pier Lorenzo Pisano (Premio Tondelli con Per il tuo bene) e Fabio Massimo Franceschelli (menzione Franco Quadri con Damn and Jammed). Con loro nel palmarès della manifestazione, organizzata sin dal 1947, compaiono autori come Italo Calvino (vincitore della prima edizione, quando il concorso prevedeva una sezione dedicata al romanzo), Pier Vittorio Tondelli, Enzo Biagi, Dacia Maraini e, in tempi più recenti, Fausto Paravidino, Davide Enia, Stefano Massini e Mimmo Borrelli, solo per citarne alcuni.
I nuovi vincitori saranno proclamati domenica 3 novembre allo Spazio Tondelli di Riccione, all’interno di una serata-evento con inizio alle 17 (ingresso libero). Alla cerimonia parteciperanno autori, attori, registi e i componenti della giuria, presieduta da Fausto Paravidino e composta da Renata M. Molinari, Claudio Longhi, Isabella Ragonese e Graziano Graziani.
La serata prevede anche la consegna del Premio speciale per l’innovazione drammaturgica, riconoscimento attribuito da un comitato di critici teatrali delle riviste Stratagemmi, Teatro e Critica, Altre Velocità, Doppiozero e Il Tamburo di Kattrin, a personalità o compagnie, attive in Italia, che abbiano aperto nuove prospettive al mondo della scena.
A Chiara Lagani, vincitrice nel 2017, succedono Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, premiati “per il loro sguardo acuto sulla realtà e sull’arte, per la capacità di raccontare la febbre di un tempo stanco ma ancora carico di desiderio, attraverso drammaturgie originali che dai dettagli minuti di vite singolari fanno fiorire la sostanza più autentica del presente”. Al loro lavoro, che comprende dieci anni di produzioni innovative, da Rewind (2008) a Quasi niente (2018), nel 2020 sarà dedicata un’ampia retrospettiva all’interno del 25° Riccione TTV Festival, la manifestazione biennale che si alterna al Premio Riccione per il Teatro.
IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE DEL PREMIO
La premiazione sarà solo uno dei tanti eventi dedicati dalla città al 55° Premio Riccione per il Teatro. Per tre giorni interi, infatti, dalla mattina dell’1 alla sera del 3 novembre, diverse location riccionesi ospiteranno incontri, performance, letture, proiezioni e concerti. Tutti a ingresso libero.
Si comincia venerdì 1 novembre con una giornata all’insegna della danza. In mattinata proiezione del docufilm di Graziano Graziani Pina Bausch a Roma (Cinepalace, ore 10), e a seguire quattro repliche di A[1]Bit, performance di danza itinerante creata da Lara Guidetti e Sanpapié sulla 1-Bit Symphony di Tristan Perich (turni dalle 11.30 alle 16, partenze dal Palazzo del Turismo, prenotazione obbligatoria). Nel pomeriggio, doppio incontro alla Villa Franceschi (ore 17) con la presentazione del progetto di ATER E’ bal. Palcoscenici romagnoli per la danza contemporanea e del libro di Lorenzo Conti, Maddalena Giovannelli, Francesca Serrazanetti Il pubblico in danza. La serata (Spazio Tondelli, ore 21) è invece dedicata alla musica elettronica con Digital Desert, live set di Federico Fusaglia, Marco Catapano e Gian Marco Ricci su immagini del film di Michelangelo Antonioni Il deserto rosso; a seguire vernissage della mostra Analogo digitale con proiezioni e performance legate a The Wrong, biennale internazionale di arte digitale.
Il programma di sabato 2 novembre guarda all’Europa e si segnala per una novità assoluta: un’intera giornata dedicata a una nazione ospite, la Polonia. Il programma, creato in collaborazione con Fabulamundi – Playwriting Europe e PAV, prevede una tavola rotonda sulla drammaturgia polacca (Villa Franceschi, ore 15): ospiti le autrici Anna Wakulik e Elżbieta Chowaniec. A quest’ultima è dedicata anche la serata (Spazio Tondelli, ore 20.30) con la prima mise en espace italiana del suo testo di maggior successo, Le gardenie, tradotto da Francesco Annicchiarico grazie al progetto Fabulamundi. A seguire, un tributo inedito al cinema di Krzysztof Kieślowski: la proiezione di Decalogo I con una nuova colonna sonora composta ed eseguita dal vivo dai musicisti Inserire Floppino e Alice Berni.
Domenica 3 novembre, infine, dopo la cerimonia di consegna del 55° Premio Riccione per il Teatro, lo Spazio Tondelli accoglierà un altro evento speciale a cavallo tra musica e cinema. Protagonista, dalle 18.30, un’icona dell’elettronica internazionale, Scanner. Il musicista britannico, già attivo con Bryan Ferry, Laurie Anderson e Merce Cunningham, sonorizzerà dal vivo un altro capolavoro di Antonioni, L’eclisse. La performance, dal titolo Scanner plays Michelangelo Antonioni, concluderà la tre-giorni del Premio Riccione cedendo ufficialmente il testimone alla stagione 2019/20 dello Spazio Tondelli.