Di seguito l’intervento integrale di Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica.
“Signor Sindaco,
con grande commozione anche per questo anniversario i parenti delle vittime della strage di Ustica sono qui a Palazzo d’Accursio, che io considero il cuore della vita politica della città.
Ha voluto raggiungerci anche il Sindaco Leoluca Orlando che saluto e ringrazio sentitamente, ricordando i tanti momenti d’impegno e di mobilitazione vissuti a Palermo.
Grazie anche a tutte le autorità civili e militari presenti.
Al cuore della città parleremo con il cuore, esprimendo i nostri sentimenti e ringraziando una comunità che ci è stata vicina in tutti questi anni.
La strage di Ustica è stata, possiamo ben dirlo dopo tanti anni di ricerche e indagini, un evento ben chiaro nell’immediatezza e fatto sparire nella distruzione delle prove..
Sono solita dire che il DC9 è sprofondato negli abissi del Tirreno come la verità è sprofondata nell’oblio, nel disinteresse, nella distruzione delle prove, nella tesi colpevolmente bugiarda del cedimento strutturale.
I parenti sono rimasti soli con il loro dolore, e le città di Bologna e Palermo sono consapevoli, voglio dire partecipi, degli sforzi fatti, con la nascita dell’Associazione, per riportare la Strage all’attenzione dell’opinione pubblica, della politica, per chiedere comportamenti adeguati alle autorità.
Sono risuonati i nostri appelli quando abbiamo teso la mano per raccogliere fondi,
quando abbiamo chiesto di studiare, quando abbiamo preteso indagini, perizie, attività giudiziarie, quando abbiamo offerto alle indagini la collaborazione dei professori del Politecnico di Torino .
Abbiamo condiviso – a Bologna come a Palermo – con i cittadini, la stampa, la politica, la “soddisfazione” per la Sentenza ordinanza del giudice Priore che ci ha dato finalmente la prima verità sulle cause dell’evento: “Il DC9 è stato abbattuto all’interno di un episodio di guerra aerea”.
Oggi torniamo alla Sentenza, e sottolineiamo un bisogno di verità e di documentazione storica, penso a quella parte di verità che dobbiamo ancora conquistare: il Presidente emerito Cossiga nel 2007 ha affermato che il DC9 è stato abbattuto dai francesi che volevano colpire il leader libico Gheddafi.
Signor Sindaco,
le iniziative per celebrare il 40° anniversario della Strage di Ustica hanno visto a Bologna la presenza del Presidente della Repubblica Mattarella che ha visitato il Museo per la Memoria di Ustica .
Crediamo che si debba arrivare alla definizione di un nuovo assetto anche istituzionale, ad una dimensione unica che proprio a partire dal significato di dolore e di memoria che sprigiona il Museo, tenga insieme, fisicamente e formalmente, sia l’opera di Boltanski, che tutte le esperienze multidisciplinari che si svolgono per lo più all’esterno, dando a queste sempre più appropriata collocazione.
E voglio ricordare il rapporto con l’Associazione dell’Università di Bologna, segnalando che proprio dall’interessamento del sindaco Merola e del Rettore Ubertini è nata una Convenzione che ha permesso la presenza di uno specifico insegnamento legato al periodo del terrorismo e delle stragi.