Sabato, alle 21, ultimo appuntamento con “Maggio mese dell’Europa”. Conversazione on line tra Claudio Longhi di Ert e direttori di teatri europei
MODENA – Una conversazione on line tra Claudio Longhi, direttore di Ert Fondazione, e direttori di teatri e festival francesi, belgi, spagnoli e portoghesi che indaga lo stato dell’arte e il futuro del teatro europeo, colpito in modo particolare dall’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus.
L’appuntamento è in programma sabato 30 maggio, alle 21, sui canali Facebook di Ert, Europa Modena e Comune di Modena che chiude “Maggio mese dell’Europa”.
La rassegna, che celebra i 70 anni dalla nascita dell’Unione europea, è promossa in collaborazione da Comune di Modena – Comitato per la storia e le memorie del Novecento, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Europe direct Modena, Istituto storico di Modena e Movimento federalista Europeo.
“Theatres of tomorrow. Dialogo ai confini dell’Europa”, questo il titolo della conversazione, approfondisce l’idea di una relazione europea nel lavoro teatrale, in che modo il teatro sta affrontando l’attuale situazione di emergenza e quali sono le prospettive della produzione artistica in relazione alle necessità dei suoi pubblici. Il dialogo, condotto da Roberta Ferraresi, ricercatrice e critica teatrale, coinvolge il direttore di Ert Fondazione Claudio Longhi; Nuno Cardoso, direttore del Teatro nacional São João di Porto; Michael Dde Cock, del Kvs di Bruxelles; Anne Goalard di La Comédie de Reims-Festival FARaway; Carmen Portaceli, direttrice del Teatro Calderón di Valladolid.
L’appuntamento si inserisce nella rete di cooperazione europea “Between Lands”, una delle numerose connessioni a livello internazionale che Ert Fondazione ha costruito negli anni e che hanno permesse al Teatro nazionale dell’Emilia Romagna di portare nelle sue cinque città i protagonisti del panorama teatrale europeo.
Il contenuto resterà disponibile sul sito web di Ert Fondazione nella pagina ERTonAIR, che raccoglie le iniziative realizzate in questo periodo di isolamento dovuto all’emergenza da Covid-19.