BOLOGNA – Lunedì 3 e martedì 4 aprile all’Università di Parma (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, Aula C del Plesso di via D’Azeglio) è in programma il convegno internazionale “Ut Ipse Dixit”, incentrato su tradizione indiretta, cover-text e citazione di testi.
Una ventina di studiose e studiosi di tutto il mondo approfondiranno il tema del cover-text, ossia del contesto, del testo primario all’interno del quale il frammento citato è conservato. Attraverso riflessioni metodologiche e casi di studio, si esplorerà il rapporto tra autore citato e autore citante, spaziando in un arco temporale che si estende dall’età arcaica a quella tardoantica.
La parola “frammento”, insieme a tutti i suoi sinonimi (“pezzo”, excerptum, citazione, o “scampolo” di testo), ha in sé un tono emozionale, che connota perdita, ferita o senso di incompletezza. La riflessione moderna intende superare il concetto di delimitazione del frammento e rivalutare la sua natura di medium testuale, accostando allo studio della variabile dell’autore citato anche quella del pensiero dell’autore citante. Da mero interprete del testo precursore, quest’ultimo diviene a tutti gli effetti un nuovo autore. Da questa “rivoluzione metodologica” ha origine il concetto di cover-text e lo studio più approfondito dei suoi meccanismi di riuso testuale.
Le due giornate potranno essere seguite in presenza e online al link bit.ly/UtIpseDixit.