27–28 ottobre: all’Università di Parma una riflessione sull’Europa tra guerra e pace

PARMA – Sarà una riflessione sull’Europa tra guerra e pace quella che il 27 e il 28 ottobre, nell’Aula dei Filosofi dell’Università di Parma, proporrà Explaining, Exploring and Expanding the European Peace, convegno finale del modulo “Jean Monnet” B4Peace coordinato dal docente Emanuele Castelli e istituito a Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali grazie al supporto della Commissione Europea. L’Università di Parma è peraltro impegnata da qualche anno a promuovere iniziative di studio in quest’ambito come membro della Rete Università per la Pace (RUniPace), coordinata dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – CRUI.

«Il conflitto in Ucraina – spiega il prof Castelli anticipando i temi del convegno – ha drammaticamente riportato all’attenzione dei media il dibattito sulle cause della guerra e della pace, due concetti che oggi molti tendono a concepire come diametralmente opposti (la pace come assenza di guerra, e viceversa). Ma la pace non può essere concepita solo “al negativo”: per noi europei, la pace è molto di più e significa solidarietà, amicizia e collaborazione tra i popoli; e all’interno dei nostri Stati possiamo dire di vivere in pace se troviamo coesione sociale, armonia, buone relazioni tra le persone. La pace ha dunque sia una dimensione esterna (l’assenza di quello che in inglese si chiama warfare, cioè di guerra combattuta), sia una dimensione interna (la presenza di coesione e benessere sociale, cioè di quello che, sempre in inglese, si definisce welfare). È questo articolato concetto di pace “al positivo” che verrà discusso nel convegno».

Alla “due giorni”, che prenderà il via con i saluti istituzionali giovedì 27 alle 9.30 e che sarà aperta al pubblico, parteciperanno giovani studiosi, che presenteranno i risultati delle loro ricerche, oltre che illustri ospiti come Stefano Manservisi (Docente a Sciences Po – Parigi, alla Fondazione Collegio Europeo di Parma e già Direttore Generale della Cooperazione internazionale, Commissione Europea), Sonia Lucarelli (Docente di Relazioni Internazionali all’Università di Bologna), Vittorio Emanuele Parsi (Docente all’Università Cattolica di Milano) e Anton Hemerijck (Docente all’Istituto Universitario Europeo). A loro saranno affidate quattro lectures di estrema attualità.

Durante il convegno, organizzato in collaborazione con la Fondazione Collegio Europeo di Parma, saranno discusse le nuove sfide alla pace europea, come gli scenari geopolitici che si aprono con la guerra in Ucraina, il declino dell’ordine liberale internazionale e il futuro del welfare state europeo.

Quattro le lectures in programma.

  • Giovedì 27 ottobre alle 12 Stefano Manservisi fornirà un quadro sulle nuove direzioni strategiche intraprese dall’Unione Europea, specialmente dopo il conflitto in Ucraina; con la nuova “bussola strategica”, infatti, l’Unione Europea sembra oggi voler aumentare le sue capacità militari e il contrasto alle minacce ibride provenienti da paesi ostili, una svolta radicale rispetto al passato.
  • Alle 16.30 Sonia Lucarelli spiegherà come il conflitto in Ucraina possa essere letto nel più ampio contesto di ridefinizione dei confini dell’Unione Europea (dai confini tra gli Stati europei al più ampio tema dei confini esterni dell’Unione, quelli che in altre parole si trovano nei paesi di transito dei migranti, in Sahel e in Nord Africa), sottolineando la loro natura ideazionale, soggettiva e, dunque, estremamente mutevole.
  • Alle 17.30 Vittorio Emanuele Parsi presenterà il suo ultimo libro Titanic: Naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale, che sta generando un dibattito intenso sul futuro delle istituzioni, dei principi fondanti e delle regole che hanno dato forma al sistema internazionale in cui stiamo vivendo, un ordine che è oggi sempre più sfidato da regimi che criticano radicalmente i valori liberal democratici.
  • Venerdì 28 ottobre alle 11.30 sarà la volta di Anton Hemerijck, tra i massimi esperti europei di politiche sociali, che terrà una lectio sul futuro del welfare state in Europa, in uno scenario che è oggi caratterizzato dalla crisi pandemica, dall’emergenza energetica, da crescente disoccupazione e aumento delle povertà. Chi ha paura del welfare state, ora? è la domanda a cui cercherà di rispondere nel proprio intervento.

La partecipazione della cittadinanza all’evento è libera e gratuita, previa registrazione al link https://gspi.unipr.it/it/node/8013.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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