“Davvero un ottimo riscontro di gradimento per i progetti di volontariato proposti dagli enti e dalle associazioni aderenti al Copresc reggiano – commenta la presidente del Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile e vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi – Questi numeri descrivono una popolazione giovanile attenta, desiderosa di impegnarsi in progetti con una forte valenza sociale, educativa e culturale. Ne emerge un quadro positivo, un esercito di 624 giovani che decidono di dedicare una anno della loro vita al loro territorio, come straordinaria opportunità formativa, personale, umana e professionale e di crescita civile. E che rappresentano una preziosa risorsa della società, portatori di quei valori di pace e solidarietà che stanno alla base del Servizio civile”.
Tranne pochi casi, praticamente per tutt i i circa 60 progett i gli enti dovranno ora procedere alle selezioni e alla pubblicazione delle graduatorie.
Il maggior numero di candidature ha riguardato progetti di animazione culturale verso i giovani: ben 70 per i 21 posti previsti da ProDiGio, mentre altri 56 giovani si sono offerti per i 12 posti disponibili presso il Comune di Reggio Emilia. Molto richiesti anche i progetti degli altri Comuni: a Scandiano 32 domande per i 6 post i ai centri di aggregazione, 31 a Cavriago per i 4 post i al Mult iplo, 45 a Correggio per i 9 sul patrimonio librario, archivistico e sul tutoraggio scolastico.
Dieci le candidature per i 2 posti disponibili al Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato di Protezione civile per la colonna mobile e 18 i giovani interessat i ai 5 posti presso Legambiente-Arci.
Buone, in ine, anche le risposte ai progett i di Reggio Terzo Mondo per “caschi bianchi” da inviare all’estero: in 10 hanno fatto richiesta per i 4 post i previst i in Madagascar in ambito sanitario, in 6 per i 4 equamente divisi tra Albania e Kosovo su diritt i umani e sicurezza alimentare.
I progetti di Servizio civile nazionale hanno una durata di 12 mesi e prevedono un assegno mensile pagato da risorse statali di 433,80 euro. Per il servizio svolto all’estero sono previsti anche una indennità di 15 euro giornalieri e un contributo per il vitto e l’alloggio di ulteriori 20 euro giornalieri per tutto il periodo di effettiva permanenza all’estero, oltre ovviamente al rimborso delle spese del viaggio di andata e ritorno dall’Italia (ed un eventuale rientro, se previsto dal progetto approvato).
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